Il cardinale Michael Louis Fitzgerald Il cardinale Michael Louis Fitzgerald  

Il cardinale Michael Louis Fitzgerald, M.Afr.

Al nuovo cardinale, creato da Papa Francesco il 5 ottobre 2019, è stata assegnata la diaconia della chiesa di Santa Maria in Portico

Appassionato tessitore di relazioni con i fedeli di altre religioni, esperto di cultura araba,  ha servito la Chiesa per quasi un ventennio ai vertici del Segretariato per i non cristiani, poi Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso (Pcdi), e successivamente per oltre un lustro come rappresentante pontificio in Egitto: il britannico Michael Fitzgerald è uno dei tre presuli ultraottantenni che ricevono la porpora da Papa Francesco nel sesto concistoro del suo Pontificato.

Nato il 17 agosto 1937 a Walsall, nell'arcidiocesi inglese di Birmingham,  da genitori irlandesi, è stato ordinato sacerdote dei missionari d'Africa (Padri bianchi) il 3 febbraio 1961, dal cardinale William Godfrey, arcivescovo metropolita di Westminster. Ha conseguito il dottorato in Teologia presso la Pontificia università Gregoriana (1965), con una tesi su L’intenzione missionaria degli apologisti latini, e la laurea in arabo con lode presso la School of Oriental and African Studies dell’università di Londra (1968).

Dopo avere insegnato per dieci anni al Pontificio istituto di studi arabi e d’islamistica (Pisai) di Roma (1968-1978, divenendone direttore dal 1972) e al contempo alla Makerere University di Kampala, in Uganda (Dipartimento di studi religiosi, 1969-1971), ha svolto due anni di lavoro pastorale ad Halfa Jedida, nell'arcidiocesi di Khartoum, in Sudan.

Dal 1980 al 1986 ha fatto parte del Consiglio generale dei missionari d’Africa. Poi, il 14 febbraio 1987, è stato nominato segretario del Segretariato per i non cristiani, di cui era stato consultore per un decennio dal 1972 al 1982. E nel dicastero della Curia romana per le relazioni con esponenti di altre religioni –  che era stato istituito da Paolo VI nella domenica di Pentecoste del 1964, in adesione allo spirito del concilio Vaticano II, in particolare della dichiarazione "Nostra aetate" –  ha continuato a svolgere il delicato incarico anche quando esso ha assunto l'attuale denominazione (1988). Anzi con il passare del tempo ha finito con ricoprire responsabilità sempre maggiori: eletto alla Sede titolare di Nepte il 6 dicembre 1991 da Giovanni Paolo II, che gli ha conferito l’ordinazione episcopale il 6 gennaio 1992 – conconsacranti gli arcivescovi Giovanni Battista Re, sostituto della Segreteria di Stato, e Josip Uhač, segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli – il 1° ottobre 2002 è stato promosso presidente del Pcdi ed elevato alla dignità di arcivescovo. In tale veste ha iniziato a firmare gli annuali messaggi in occasioni delle principali feste di altre religioni: ai musulmani per la fine del Ramadan, agli indù per il Diwali, ai buddisti per il Vesakh.

Nel periodo della lunga permanenza al Pcdi  è stato anche consultore dei Pontifici consigli della Pastorale per i migranti e gli itineranti (1987-2002), Iustitia et pax (1991-203), della Cultura (1993-2003) e Cor unum (1994-2000); membro del Comitato centrale per il Grande giubileo del 2000 (come presidente della Commissione per il dialogo, 1995-2001), della Pontificia commissione per l'America latina (1999-2006), del Gruppo misto di lavoro  tra la Chiesa cattolica e il Consiglio ecumenico delle Chiese (1999-2002) e del Pontificio consiglio per la Promozione dell'unità dei cristiani (2002-06).

Il 15 febbraio 2006 da Benedetto xvi è stato nominato nunzio apostolico in Egitto, uno dei paesi più popolosi dell'Africa e del Medio oriente,  e delegato presso la Lega degli Stati arabi.

Dopo aver cessato il servizio diplomatico nell’ottobre 2012 si è stabilito nella comunità dei Padri bianchi a Saint Anne, Gerusalemme. Successivamente, alla fine del 2018 si è trasferito nella nuova casa della sua congregazione a Liverpool, nella natìa Inghilterra.

Insignito di diverse onorificenze, è autore di libri sul dialogo tra le religioni nella prospettiva cattolica e di numerosi articoli sull'argomento, pubblicati nelle riviste “Concilium”, “Islamochristiana”, “Pro Dialogo”, “Gregorianum” e “Origins”.

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05 ottobre 2019, 15:00