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"Amazzonia, Casa comune": Roma si prepara ad accogliere il Sinodo

Enti religiosi, istituzioni, congregazioni e cittadini organizzano oltre cento eventi di accompagnamento per il Sinodo sull’amazzonia, tra preghiera, cultura e sensibilizzazione

Michele Raviart – Città del Vaticano

Saranno oltre 130 gli appuntamenti di “Amazzonia: Casa comune”, l’evento ecclesiale che accompagnerà il prossimo ottobre il Sinodo dei vescovi dedicato alle terre e ai popoli della grande foresta sudamericana. Momenti di preghiera e di incontro con i popoli indigeni, ma anche mostre ed eventi culturali che avranno l’obiettivo di “portare l’Amazzonia a Roma” e permettere ai fedeli e ai cittadini di comprendere la realtà e la ricchezza spirituale di quest’area essenziale per il presente e per il futuro del pianeta.

Aiutare a seguire i passi del Sinodo

Lo scopo è quindi “alimentare l’interesse, la preghiera e la solidarietà”, spiega padre Micheal Czerny, cardinale designato e segretario speciale del Sinodo, e far sì “che si possano aiutare le persone qui a Roma a seguire i passi del Sinodo, in modo che abbiano un senso più concreto, più reale delle sfide e delle speranze di questi popoli”.

La "Tenda dell'Amazzonia"

Il 5 ottobre una veglia di preghiera nella Chiesa di Santa Maria in Transpontina inaugurerà ufficialmente le attività di “Amazzonia: Casa comune”, che sono state organizzate in modo da poter essere seguite anche dai padri sinodali. La Chiesa in via della Conciliazione sarà il luogo dove si terranno la maggior parte degli incontri e dove sarà simbolicamente piantata la “Tenda dell’Amazzonia”, ispirata alla “Tienda de los martires”.

Gli appuntamenti principali

Uno spazio “per ascoltare, accompagnare, camminare”, spiega il missionario comboniano Antonio Soffientini, della segreteria esecutiva di “Amazzonia: Casa comune”, che durante la presentazione dell’evento nella sede di Vatican News – Radio Vaticana ne ha illustrato alcuni dei momenti principali. Il 5 ottobre all’Antonianum religiosi, missionari, diplomatici ed esperti affronteranno le questioni ecologiche legate all’Amazzonia e il loro impatto nell’ecologia integrale dell’enciclica “Laudato Si’”. Il 12 ottobre, convenzionalmente la data della “scoperta dell’ America”, in Transpontina sarà celebrata una Messa “Terra senza mali” di “perdono e riconciliazione” per le vittime dei popoli indigeni. Sabato 19 si svolgerà invece un pellegrinaggio per l’Amazzonia tra le vie del centro di Roma.

Ascolta l'intervista integrale a fratel Antonio Soffiantini

Lo "specchio dell'umanità"

“Amazzonia: Casa comune” è uno dei primi frutti del Sinodo, ha affermato in videoconferenza il cardinale Pedro Ricardo Barreto Jimeno, vescovo di Huancayo in Perù e vicepresidente della Repam, la rete dei vescovi amazzonici. Il Sinodo sull’Amazzonia, ha affermato il porporato, “viene da lontano”, e già Pontefici come Benedetto IX nel XVIII secolo e Papa Pio X agli inizi del novecento avevano manifestato il loro interesse verso i popoli amazzonici. Nella quinta conferenza del Celam ad Aparecida nel 2007 i vescovi sudamericani avevano sottolineato l’importanza di “creare una coscienza sull’Amazzonia, non per l’America Latina, ma per l’umanità”, mentre l’enciclica “Laudato Si’” ne ribadisce l’importanza per l’insieme del pianeta. L’Amazzonia, ricorda infattiì il cardinale Barreto, è lo “specchio dell’umanità”

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20 settembre 2019, 20:06