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Caso Orlandi, nuovi accertamenti su due ossari al Teutonico

La Magistratura vaticana dispone l’apertura di due cavità contenenti ossa umane nel Cimitero Teutonico dopo la scoperta che le tombe di due principesse tedesche sono vuote

Andrea Tornielli - Città del Vaticano

I resti di Emanuela Orlandi sotto le tombe delle due principesse morte nella prima metà dell’Ottocento non c’erano e dunque la segnalazione anonima che ha originato gli accertamenti si è rivelata infondata. Ma la Magistratura vaticana, per fugare ogni dubbio dopo l’apertura dei sepolcri risultati vuoti, ha disposto nuovi accertamenti su due ossari che si trovano all’interno del Collegio Teutonico in una zona non lontana dalle tombe delle principesse. Lo ha comunicato il direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede Alessandro Gisotti, che già giovedì 11 luglio aveva anticipato il proseguimento dell’attività di ricerca.

«A seguito delle attività istruttorie avviate l’11 luglio scorso al Campo Santo Teutonico, si sono svolti - come annunciato - accertamenti sia di carattere documentale che di carattere logistico, dai quali è emerso che - come risulta agli atti del Pontificio Collegio Teutonico - tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso sono stati effettuati lavori di ampliamento del Collegio stesso».

«In quel periodo - informa Gisotti - i lavori hanno interessato l’intera aerea cimiteriale e l’edificio del Collegio Teutonico. Essendo pertanto possibile che le spoglie delle due principesse siano state traslate in altro luogo idoneo del Campo Santo, sono state svolte con le maestranze competenti le conseguenti verifiche per constatare la situazione degli ambienti attigui alle tombe. Tali ispezioni hanno portato alla individuazione di due ossari collocati sotto la pavimentazione di un’aerea all’interno del Pontificio Collegio Teutonico, chiusi da una botola».

La decisione del Promotore di Giustizia dello Stato della Città del Vaticano, Gian Piero Milano, è stata di sigillare immediatamente i due ossari, «per il successivo esame e repertazione dei materiali ossei ivi giacenti, sempre nell’ambito e con le modalità richieste dalle attività istruttorie». Il Promotore di Giustizia ha dunque disposto, «con apposito provvedimento, che tali operazioni avvengano alla presenza dei periti dell’Ufficio e di quelli nominati dalla famiglia Orlandi, nonché del personale specializzato del Corpo della Gendarmeria e delle stesse maestranze già impiegate» negli accertamenti di giovedì 11 luglio. La data fissata per queste nuove operazioni, perizie ed eventuali prelievi è fissata per sabato 20 luglio alle ore 9.00, al Collegio Teutonico dentro le mura vaticane.

La nuova iniziativa attesta ancora una volta la disponibilità della Santa Sede e la volontà di manifestare vicinanza alla famiglia di Emanuela Orlandi.

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13 luglio 2019, 12:07