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Guardia Svizzera Pontificia: tutti i dettagli della formazione

C’è una costante nella vita della Guardia Svizzera Pontificia: la formazione, che include anche una parte dedicata alla spiritualità. Ad evidenziarlo la nuova clip della serie ‘#1506, la Guardia Svizzera si racconta’ intitolata ‘Addestramento’

Eugenio Bonanata – Città del Vaticano

Una giornata di formazione a cadenza mensile. Anche in questo modo la Guardia Svizzera mantiene elevati gli standard operativi dei suoi uomini che hanno il compito di garantire la sicurezza del Santo Padre. A ripercorrere questo appuntamento fisso è l’ultima puntata della collana video realizzata da Vatican Media e Officina della Comunicazione sotto l’egida del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede per far conoscere da vicino la vita del Corpo ai giovani elvetici interessati a farne parte.

Sicurezza e rappresentanza

Per la Guardia Svizzera la parola ‘addestramento’ significa innanzi tutto qualcosa che rappresenta una costante. Il percorso, infatti, si ripete durante l’intera permanenza nel Corpo e si articola lungo ambiti specifici - come la sicurezza e la rappresentanza - che ricalcano il cuore di un’antichissima missione. E la clip mostra ‘in presa diretta’ la giornata formativa tipo che prevede esercitazioni con e senza alabarda, difesa personale e allenamenti fisici tesi a sottoporre ciascuna guardia a situazioni di stress capaci di stimolare la capacità di reagire velocemente fronteggiando qualsiasi tipo di imprevisto.

La parte spirituale

Uno dei capisaldi della formazione è l’accompagnamento spirituale, attività condotta dal cappellano della Guardia Svizzera che supporta costantemente il Corpo. Il tema di fondo è il rapporto con la fede,  ovviamente già presente in ciascuna guardia, che però viene consolidato e ricondotto all’interno di un programma scandito soprattutto da incontri sul catechismo e da altre iniziative per rafforzare la vita comunitaria. Il riferimento è alle gite presso santuari e luoghi di culto compiute di solito nell’arco di un giorno. Fra le mete figurano ad esempio Firenze e il santuario mariano della Mentorella, alle porte di Roma.

Le tre sezioni

La formazione riguarda tutti i membri della Guardia Svizzera che è suddivisa internamente in 3 sezioni, ciascuna composta da 30 uomini e guidata da un ufficiale e da un sergente in qualità di sostituto. La prima sezione raccoglie coloro i quali giocano a calcio; la seconda quelli di lingua italiana e francese; la terza è composta in massima parte da musicisti. “Tale suddivisione - spiega il sergente Urs Breitenmoser, responsabile dei media della Guardia Svizzera Pontificia - è solo tendenziale e risponde all’esigenza di fare squadra. Così - conclude -  nei giorni di riposo è più facile praticare queste discipline e allenarsi assieme agli altri”.  

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22 giugno 2019, 12:02