Gli ufficiali della sezione Lettere Latine (da sinistra a destra): dott. Roberto Fusco, mons. Waldemar Turek, p. Polikarp Nowak, O.F.M. Gli ufficiali della sezione Lettere Latine (da sinistra a destra): dott. Roberto Fusco, mons. Waldemar Turek, p. Polikarp Nowak, O.F.M.  

Sezione Lettere Latine: la storia

La Sezione Latina della Segreteria di Stato occupa nell’odierno corpo degli uffici papali un posto particolare ed unico che si trova all’interno della Terza Loggia del Palazzo Apostolico

Mons. Piotr B. Tisler (Ufficio delle Lettere Latine – Segreteria di Stato) – Città del Vaticano

La strada per rintracciare le origini dell’Ufficio delle Lettere Latine assomiglia a dir poco a un labirinto che attraversa la storia dei Dicasteri romani. La chiave per trovare il percorso sicuro è la lingua latina stessa: un tempo lingua del popolo, successivamente fu promossa al rango di lingua parlata ed ufficiale dell’impero e della Chiesa di Roma, per diventare all’alba dei tempi moderni una lingua di scienziati e di atti ufficiali della Chiesa Cattolica. Questo lungo e millenario percorso della lingua dei Romani è stato condiviso con la storia dei Dicasteri dei Papi. Anche questi evolvevano continuamente adattandosi alle sempre nuove esigenze dei tempi, cambiando nomi e competenze.

L’innovazione del XX° secolo

Durante il XX° secolo il rapporto tra i dicasteri e la lingua latina subì essenziali cambiamenti. Questa felice alleanza venne infatti indebolita dall’arrivo delle lingue moderne, all’inizio esistenti a fianco del latino. Notevole fu la riforma di Pio X del 1908, che però si focalizzò sulla sistemazione delle competenze dei Dicasteri più che sull’uso del latino. La situazione invece cambiò in maniera decisiva negli anni successivi al Concilio Vaticano II. Per adattare la Curia Romana allo spirito del Concilio, Paolo VI iniziò la riforma generale con la costituzione Regimini Ecclesie universae del 15 agosto 1967. La sorte del Latino curiale venne definitivamente stabilita nel 1974 con il motuproprio Quo aptius, che costituisce il “documento di nascita” della Sezione Latina.

La nascita della nuova Seziona Latina

Fu nel 1974 che venne soppressa l’antichissima Cancelleria Apostolica, da alcuni definita madre dei Dicasteri romani. Insieme a quel “nobilissimo e antichissimo officio” – parole di Paolo VI – la stessa sorte toccò alla Dataria Apostolica, alla Cancelleria dei Brevi Apostolici (che prima della riforma di Pio X costituiva la IIIa sezione della Segreteria di Stato) alla Segreteria dei Brevi ai Principi e alla Segreteria delle Lettere Latine: tutti enti di lunga storia e legati – con propria autonomia – alla Segreteria di Stato. L’erede di questi Dicasteri soppressi divenne un unico ufficio incorporato nella Segreteria di Stato inizialmente con il nome di Cancelleria delle Lettere Apostoliche, ed in seguito denominato Ufficio delle Lettere Latine, ovvero Sezione Latina. Tale impostazione non subì nessun essenziale cambiamento con la promulgazione della costituzione Pastor Bonus (1988) di Giovanni Paolo II.
 

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16 maggio 2019, 08:00