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Pasqua 1949: il Papa parla per la prima volta alla Tv francese

Nella Pasqua del 1949 un Papa parlò per la prima volta in televisione: era Pio XII e si rivolgeva ai telespettatori della tv francese

Gabriella Ceraso - Città del Vaticano

"Questo è il giorno che il Signore ha fatto, rallegriamoci con gioia! "(Sal 117:24). 

Era il 17 aprile 1949, domenica di Pasqua, quando Papa Pio XII esordiva così rivolgendosi ai francesi, dal Vaticano, in un discorso che fu trasmesso per la prima volta dalla televisione d'oltralpe. Lo ha ricordato Francesco nella benedizione Urbi et Orbi.

"Qualunque siano i ricordi dei dolori passati, delle sofferenze presenti, delle minacce per il futuro, ogni anno la Pasqua ricorda a chi piange, a chi trema, che Cristo, morto e sepolto, è risorto trionfante, ed è giusto che, in questo giorno, i cristiani si scambiano, nella fede e nella speranza, i loro voti e i loro auguri pasquali". Nelle parole del Pontefice tutta la gioia per una comunicazione senza precedenti che permetteva in quel giorno di arrivare a tutti anche se lontani e di trasmettere messaggi di verità e che prometteva "conseguenze di più ampia portata attraverso la rivelazione sempre maggiore della verità alle intelligenze leali".

"Che cosa sarà" si chiedeva con parole profetiche per l'attualità delle telecomunicazioni "quando l'universo sarà in grado di contemplare direttamente, nel momento stesso in cui si svolgono, le manifestazioni della vita cattolica? Al mondo è stato detto che la religione è in declino, e con questa nuova meraviglia, il mondo vedrà i grandi trionfi dell'Eucaristia e di Maria; è stato detto che il Papato era morto o morente, e vedrà le folle traboccare da ogni lato dell'immensa Piazza San Pietro per ricevere la benedizione del Papa e ascoltare la sua parola; è stato detto che la Chiesa non conta più, e sarà perseguitata o gloriosa, ma ovunque viva". televisione dunque strumento per mostrare la vita e l'attività della Chiesa e dei suoi membri al "servizio dei malati, degli anziani, dei prigionieri, dei lebbrosi, in tutti i climi, ovunque il corpo soffre, dove il cuore gemiti, dove l'anima è in angoscia". 

E concludeva dicendo "che la nostra voce, venga ancora una volta alle vostre orecchie" "il nostro sguardo e il vostro si incontrino nello scambio di affetto paterno e filiale, mentre, in questa solennità di Pasqua, rivolgiamo a ciascuno di voi i nostri desideri di santa gioia".

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PIo XII e la televisione
21 aprile 2019, 12:50