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Coniugare trasporti, ambiente e dignità umana: se n'è parlato in Vaticano

La preoccupazione per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU, per il riscaldamento globale e la nuova schiavitù ha riunito in Vaticano trasportatori (ITF) e produttori del settore. L'incontro è stato promosso dalla Pontificia Accademia delle Scienze (PAS)

Manuel Cubías, Renato Martínez - Città del Vaticano

Il Summit internazionale che si è svolto in Vaticano dal 4 al 5 marzo si è posto come obiettivo quello di considerare e discernere le possibili soluzioni che l'indispensabile universo dei trasporti può offrire per cercare di risolvere il problema del cambiamento climatico e promuovere la dignità umana.

Questo spazio ha quindi permesso ai partecipanti di scambiare esperienze, preoccupazioni e buone pratiche in relazione a questi temi così attuali e profondamente connessi e sui quali è possibile agire solo attraverso una "profonda conversione ecologica".

Le sfide in Argentina

Molte le donne presenti al Summit che hanno parlato e condiviso la loro esperienza: Claudia Natalia Carrizo, operaia di nazionalità argentina, ha dichiarato che il suo lavoro presenta molti rischi: salute, sicurezza personale, violenza e stipendi inadeguati. In questo senso, i sindacalisti sono preoccupati per il crescente numero di femminicidi, che spesso riguardano proprio donne che lavorano in questo settore: “Dall’inizio dell’anno ad oggi - ha evidenziato Carrizo - 40 mie colleghe sono state uccise”. Liliana Santucho, collaboratrice dell'Unione dei trasporti nel settore dei disabili, afferma che, come sindacato, si cerca di risolvere i problemi di chi è svantaggiato. Viviana Tolosa, della Segreteria Donne della Federazione dei Camionisti, ha dichiarato invece di concentrare il proprio lavoro sulle mogli e le figlie dei camionisti.

Sindacati a favore dei lavoratori

Benito Bahena, dell'Unione dei trasportatori messicani, durante l’incontro, ha messo in evidenza il difficile contesto sociale in cui sono costretti a lavorare: traffico di droga, violazioni dei diritti umani dei lavoratori e di quelli delle associazioni. Bahena ha insistito sul fatto che "il settore dei trasporti muove il mondo” e che “non ci sarebbe sviluppo economico senza trasporti”. Nella seconda parte del suo intervento, ha sottolineato la preoccupazione per il cambiamento climatico dovuto all'inquinamento: “Da questo incontro, ritorneremo nei nostri Paesi con una responsabilità molto grande: cercare di convincere la società in generale che dobbiamo prenderci cura della natura, dell'ambiente, in modo che il riscaldamento globale non aumenti”.

Bahena, che ha inoltre affrontato il tema della corruzione all’interno delle associazioni sindacali – realtà tanto presente quanto drammatica – ha concluso facendo sue le parole di Papa Francesco, esprimendo la necessità dell’impegno dei sindacati per il bene della società: “Abbiamo bisogno di sindacati che rappresentino la base, i lavoratori, senza corruzione e dove ci siano pari opportunità per donne e uomini”.

Il Vertice è stato un momento di incontro tra i trasportatori e i datori di lavoro del settore, permettendo di conoscere la realtà che devono essere affrontate. Restano da promuovere politiche che difendano la vita dei lavoratori e incoraggino la realizzazione di mezzi di trasporto che contribuiscano a ridurre l'impatto del cambiamento climatico.

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06 marzo 2019, 16:04