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Conferenza di presentazione Messaggio del Papa per la Quaresima

Conferenza stampa di presentazione del Messaggio di Quaresima 2019 di Papa Francesco. Card. Turkson: le azioni dell'uomo hanno effetti sul destino della creazione

Emanuela Campanile - Città del Vaticano

Essere rigenerati dal peccato ha conseguenze cosmiche, significa cambiare se stessi e il destino del creato. Lo spiegano i relatori alla Conferenza di presentazione del Messaggio di Quaresima 2019 di Papa Francesco: il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, e il Sottosegretario, mons. Segundo Tejado Muñoz. Ad arricchire l'incontro, anche Alberto Piatti, Executive Vice President - Impresa Responsabile e Sostenibile di Eni che, con la sua testimonianza, vede nel Messaggio del Pontefice "un’opportunità importante per ripensare alla cultura del modo di fare impresa".

La logica del Messaggio

"L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio" è il titolo scelto da Francesco che si è ispirato alla Lettera ai Romani di San Paolo. "Il creato - spiega infatti il card. Turkson - ha come desiderio intensissimo, quello che si manifestino i figli di Dio" perchè, se redenti, "faranno del bene anche al creato".  La logica alla base del Messaggio 2019, prosegue ancora il porporato, è dunque questa: "La redenzione dell'umanità e la sua liberazione dal male e dal peccato esprimono la redenzione di tutta la creazione dalla maledizione e da tutti i mali che essa soffre a causa del peccato dell'umanità".  

L'abuso del creato è un peccato

Se le nostre azioni hanno ripercussioni sul destino del creato, significa che la redenzione ha il potere di cambiarne le conseguenze. Per il Prefetto, quando si parla di rigenerazione e redenzione dal peccato, si intende anche che l’ambiente e il futuro di quelli che verranno dopo di noi, potranno essere migliori.

Dove è tuo fratello?

"Dobbiamo cambiare costantemente direzione nella nostra vita per arrivare a questa Pasqua", spiega mons. Muñoz, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. "Credo che questo sia molto ben sottolineato attraverso le tre azioni che la Chiesa ha sempre predicato: il digiuno, l’elemosina e la preghiera. Ogni volta che noi affermiamo noi stessi creiamo una periferia - sottolinea usando una parola cara a Papa Francesco -  creiamo uno scarto, creiamo qualcuno che viene messo da parte, sia nella famiglia che nel lavoro o nella società. E quindi - conclude - la conversione non è altro che cominciare a guardare l’altro: 'Dov’è tuo fratello?' –  domanda Dio a Caino e 'dove sei tu?' –  domanda ad Adamo. Dove sei e dove è il tuo fratello sono la stessa domanda".

Fare impresa in modo nuovo 

Anche la Santa Sede, e in particolare il Dicastero guidato dal cardinale Turkson, sta aiutando l'Impresa Responsabile e Sostenibile di Eni a far dialogare le aziende dell’energia, gli investitori e gli stakeholder più importanti per combinare la grave povertà energetica che colpisce un miliardo e 100milioni di persone, con l'incremento (pari al 30%) della domanda di energia entro il 2030 e con le ripercussioni del cambiamento climatico. "Abbiamo già avuto un momento di confronto nel giugno dell’anno scorso - dichiara  Alberto Piatti - ed è in programma una nuova sessione nel prossimo giugno". " Devo dire che è un’opportunità importante per ripensare alla cultura del modo di fare impresa tenendo conto che siamo custodi di quel giardino che dovremmo lasciare, possibilmente, in condizioni migliori".

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26 febbraio 2019, 13:11