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Caffo: risultati concreti dal summit sulla protezione dei minori

Il fondatore di Telefono Azzurro e membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori: da questo summit in Vaticano nasceranno provvedimenti efficaci, articolati e complessi in collaborazione con i vescovi di tutto il mondo

Federico Piana – Città del Vaticano

“Un confronto trasparente che darà risultati di grande interesse”.  È il giudizio del professor Ernesto Caffo, fondatore del Telefono Azzurro e membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, sul summit sulla protezione dei minori, che si conclude oggi in Vaticano. In una lunga intervista, il professor Caffo si dice convinto senza alcun dubbio che “l’incontro produrrà presto risultati concreti: la riflessione ha già generato alcune proposte che saranno alla base del percorso successivo che inizierà subito dopo il summit”. E che dovrebbe dare vita a linee guida e provvedimenti più articolati e complessi.

Collaborazione con le Chiese locali

Il professor Caffo spiega che le riflessioni finali e le conclusioni del vertice saranno consegnati anche alla Congregazione per la Dottrina della Fede, “la quale riceverà delle indicazioni ulteriori per agire, e alla nostra Pontificia Commissione, che si riunirà ad aprile prossimo.  Un messaggio chiaro per tutte le Conferenze episcopali del mondo: bisogna insieme, e subito, mettere in campo un’operatività condivisa”. 

Ascolto e risposte immediate

Nel vertice, l’ascolto delle vittime per condividerne le sofferenze e comprenderne i dolori è stata una delle dimensioni prioritarie. “È stato un passaggio doloroso ma essenziale, ricorda il professor Caffo.  La fase successiva, però, dovrà essere legata a risposte concrete ed immediate.  D’altra parte, il non ascolto è stato ciò che ha ferito profondamente le vittime, più di qualsiasi altra cosa.  Nella nostra Commissione, prima di ogni incontro abbiamo deciso di ascoltare le vittime,  per capire e per comprendere.  Un gesto che c’ha permesso di lavorare meglio”.

L’aiuto delle donne

Ernesto Caffo è convinto anche che le donne possano aiutare a combattere il tragico fenomeno degli abusi nella Chiesa. E si dice in sintonia con Papa Francesco quando ha ricordato che “si tratta di integrare la donna come figura della Chiesa nel nostro pensiero. Perché la Chiesa è donna, sposa e madre”. “Sono completamente d’accordo, sottolinea Caffo. Basti pensare che nella Commissione Pontificia per la Tutela dei Minori della quale faccio parte, metà membri sono uomini e metà donne.  E’ qui che ho scoperto il vastissimo mondo della dimensione religiosa femminile nella Chiesa che su questi temi sta dando un contributo essenziale”.

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24 febbraio 2019, 12:52