Al via giovedì in Vaticano convegno su droghe e dipendenze

Presentato in Sala Stampa della Santa Sede il convegno “Droghe e dipendenze: un ostacolo allo sviluppo umano integrale”, che si svolgerà in Vaticano dal 29 novembre al 1° dicembre

Giada Aquilino – Città del Vaticano

La piaga del traffico di droga favorisce la violenza e diffonde i semi della sofferenza e della morte: per questo richiede un atto di coraggio della società. Parte da una riflessione di Papa Francesco il lavoro di preparazione del convegno “Droghe e dipendenze: un ostacolo allo sviluppo umano integrale”, che si svolgerà in Vaticano, presso l’Aula Nuova dal Sinodo, dal 29 novembre al 1º dicembre prossimi. L’evento, organizzato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, è stato presentato stamani in Sala Stampa della Santa Sede.

Vecchie e nuove droghe

Provengono da 63 Paesi e al momento si sono registrati in 465 i partecipanti ai lavori, ha detto mons. Charles Namugera, officiale del medesimo Dicastero ed organizzatore del convegno, puntando l’attenzione su “vecchie e nuove droghe”: con l’aiuto dell’ufficio Onu per il controllo delle droghe e la prevenzione del crimine, si farà il punto - ha spiegato - su “produzione, traffico e consumo” nel mondo delle cosiddette vecchie droghe, “cocaina, eroina, cannabis”; mentre con la collaborazione degli altri esperti si parlerà “delle nuove droghe, delle sostanze psicoattive disponibili su internet anche a basso costo e in modo anonimo, come delle tisane”. I dati più recenti a livello internazionale riguardano le vecchie droghe: “nel 2015 - ha messo in luce mons. Namugera - circa 250 milioni di persone nel mondo hanno fatto uso di droghe almeno una volta e circa il 30% di questi soffre di disturbi legati al consumo di droga e hanno bisogno di un trattamento specifico”.

Dipendenze da internet

Il convegno si presenta come “un’occasione di aggiornamento sulle dipendenze, intese nelle accezioni antiche e più recenti, quindi dipendenze da sostanze e quelle nuove da internet, gioco d’azzardo e a carattere sessuale”, chiarisce il prof. Nicolò Pisanu, preside dell’Istituto superiore universitario di Scienze psicopedagogiche e sociali “Progetto Uomo” affiliato all’Università Pontificia Salesiana. Gli incontri al contempo, aggiunge l’esperto della Federazione italiana delle comunità terapeutiche, vogliono approfondire “le tematiche e la conoscenza di come evolve il fenomeno della presa in carico” di chi soffre di tali problemi e “degli interventi educativi e terapeutici in questo campo”.

Gli interventi del prof. Pisanu e di mons. Tejado

Evangelizzazione e accompagnamento

Il sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, mons. Segundo Tejado, ha sottolineato come la risposta della Chiesa alle dipendenze stia anche “nell’evangelizzazione e nell’accompagnamento”: per questo sono previsti interventi di specialisti provenienti dalle Chiese locali e operatori di centri di riabilitazione, con esempi di prevenzione, riabilitazione e reinserimento che portano le persone a scoprire la loro autentica dignità, sia di esseri umani sia di membri di un’unica famiglia dei figli di Dio. Nella mattinata di sabato 1° dicembre i partecipanti saranno ricevuti in udienza da Papa Francesco.

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26 novembre 2018, 14:29