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Sinodo. Mons. Pizzaballa: risposte chiare alle sfide del mondo contemporaneo

Quattordicesima congregazione generale questa mattina al Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani. La nostra intervista con mons. Pierbattista Pizzaballa, arcivescovo titolare di Verbe e amministratore apostolico “sede vacante” di Gerusalemme dei Latini

Barbara Castelli – Città del Vaticano

Dopo la fase dedicata all’ascolto, entriamo ora nella fase “più difficile”, quella delle “risposte”: dobbiamo confrontarci con i “fenomeni che la modernità ci sta portando”. Così 

Mons. Pierbattista Pizzaballa, arcivescovo titolare di Verbe e amministratore apostolico “sede vacante” di Gerusalemme dei Latini, ai microfoni di Vatican News. “Oltre alla bella sinodalità – ha detto – si cominciano ora a fare le prime sintesi sul piano pastorale. Abbiamo detto che c’è un problema nella trasmissione della fede: dunque, come rispondere a questo problema? Abbiamo parlato delle differenze culturali. Abbiamo parlato poco – a dire il vero – dei credenti di altre fedi, quindi, il rapporto con le altre religioni, che credo verrà fuori in questa fase”.

Testimonianza e annuncio

L’arcivescovo ha messo a fuoco poi i temi sui quali ci si concentrerà per la stesura del documento finale. Anzitutto, la necessità che la Chiesa sia sempre più “luogo di educazione originario alla fede”. “La famiglia non trasmette più la fede – ha precisato – quindi, la Chiesa deve, nelle sue varie strutture, movimenti, associazioni, diocesi, parrocchie, educare alla fede”. Il presule ha aggiunto che la trasmissione delle fede passa “attraverso la testimonianza”, resa soprattutto “dagli adulti”. “I giovani – ha concluso – hanno bisogno di avere un riferimento chiaro, un orientamento chiaro che deve venire dagli adulti”, una testimonianza che diventa poi “annuncio”.

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17 ottobre 2018, 13:57