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Sinodo. Mons. Essayan: i giovani sono la forza viva della Chiesa

Proseguono in Vaticano i lavori della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. La nostra intervista a mons. Cesar Essayan, vescovo titolare di Mareotes, vicario apostolico di Bairut dei Latini (Libano)

Barbara Castelli – Città del Vaticano

“Malgrado la situazione che stiamo vivendo, e che è molto difficile, i nostri giovani cercano di essere un pilastro importante e fondamentale della Chiesa”. Lo ha sottolineato, ai microfoni di Vatican News, mons. Cesar Essayan, vescovo titolare di Mareotes, vicario apostolico di Bairut dei Latini (Libano). Il presule ha precisato che “i giovani sono la forza viva della Chiesa e cercano ragioni per rimanere e testimoniare”, anche quelli costretti a lasciare tutto in cerca di una vita migliore “portano con sé la propria fede”, cercando di testimoniarla nei “Paesi di accoglienza”. Grande responsabilità hanno poi i giovani “impegnati nei movimenti ecclesiali”: “forti” della formazione che “hanno ricevuto”, loro possono contagiare altri giovani con la “testimonianza”.

Promuovere Giornate regionali della gioventù

Mons. Cesar Essayan ha, inoltre, proposto l’istituzione di Giornate regionali della gioventù, sul modello di quelle mondiali. “Sarebbe una bella sfida – ha detto – perché non tutti i giovani riescono ad andarci”. “In questo modo – ha proseguito – organizzando qualcosa di più vicino a loro, qualcosa di più incarnato nel loro Paese, i giovani potrebbero essere davvero seminatori di speranza nelle loro case, nelle loro famiglie, sul lavoro, nei loro Paesi”.

Oltre i documenti, resta la ricchezza condivisa

L’assise, intanto, ha inaugurato la sua terza fase. “Dopo l’ascolto dei giovani – ha rimarcato il vicario apostolico di Bairut dei Latini – ci siamo soffermati a discernere, insieme, a riprendere lo sguardo sui giovani, partendo dalla nostra fede, perché il Signore sempre è presente nella nostra storia” e “la Chiesa ha sempre avuto nel cuore i giovani”. “Ora – ha concluso – siamo nella terza fase e stiamo individuando i cammini che possiamo intraprendere con i giovani”. “Io sono fiducioso – ha aggiunto – la ricchezza di questo Sinodo è che, aldilà dei documenti che potrà produrre, ognuno di noi, tornando nella sua Conferenza episcopale, nella sua diocesi, potrà dire di essere stato evangelizzato dai giovani stessi”.

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17 ottobre 2018, 15:49