Mons. Nicolò Anselmi, vescovo ausiliare di Genova Mons. Nicolò Anselmi, vescovo ausiliare di Genova 

Sinodo, mons. Anselmi: ho sperimentato una Chiesa unita

Per mons. Nicolò Anselmi, vescovo ausiliare di Genova, dal Sinodo arriva la scelta di dare più tempi e spazi di discernimento ai giovani

Fabio Colagrande - Città del Vaticano

“Lo stato d’animo prevalente è quello della gratitudine, perché momenti come questi aprono il cuore alla speranza”, lo afferma con un sorriso mons. Nicolò Anselmi, vescovo ausiliare di Genova, tra i padri sinodali che hanno rappresentato la Conferenza episcopale italiana, alla XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi.

Una Chiesa unita

“Si è respirato un clima di grande unità e c’era un gran desiderio di camminare insieme da parte dei vescovi di tutto il mondo, insieme al Santo Padre che è stato sempre presente, dedicando tanto tempo a questo tema, a noi e ai giovani”, racconta il vescovo. “La sensazione prevalente è quindi quella di una Chiesa unita che vuole camminare insieme e vuole mettersi al servizio dei giovani”.

Ascolta l'intervista a mons. Nicolò Anselmi

Protagonismo giovani è ‘pietra miliare’

“Credo che questo Sinodo sia riuscito davvero a trovare le strade per dare protagonismo ai giovani all’interno della Chiesa”, continua mons. Anselmi. “È un tema che noi affrontiamo da tempo, come pastori. Però in queste settimane è venuto fuori in modo potente. Si cerca davvero un cammino di sinodalità sempre più condiviso, ma all’interno di un cammino di comunione. È ormai una 'pietra miliare' nella vita della Chiesa il fatto che ai giovani va dato uno spazio più ampio, vanno ascoltati con più attenzione e gli va data una fiducia più concreta”.

È ora di dar loro fiducia

“I giovani in questo Sinodo ci hanno fatto due richieste”, spiega ancora il vescovo ausiliare di Genova. “Ci chiedono una Chiesa adulta sempre più autentica in cui gli adulti siano in grado di offrire una testimonianza della loro adesione a Gesù in tutti i modi possibili: dalla preghiera, alla comunione dei beni, al desiderio di aiutarsi e essere al servizio dei più giovani”. “Dall’altra, ci hanno chiesto fiducia e credo che ora gli vada data. Sulla carta se ne è sempre parlato, ma ora dobbiamo avere il coraggio di dargliela, accettando che possano avere anche degli stili e dei linguaggi diversi dal nostro, ma capaci di integrare ciò che noi non riusciamo a fare”.

Due urla: sofferenza e speranza

“Dal mondo giovanile in questo periodo storico, sia nel mondo occidentale come altrove, viene un urlo di sofferenza, unito a un urlo di desiderio di speranza”, aggiunge mons. Anselmi. “Io credo che queste due urla la Chiesa le deve ascoltare e mettersi al servizio di chi ha perso il senso della vita, di chi sta male, dei disoccupati, di chi vive in situazioni di guerra, di chi è stato abusato, violato. Ma allo stesso tempo ascoltare il grido di speranza dei giovani e dar loro opportunità perché possano scoprire la loro vocazione, felicità e santità”.

Proposte pratiche: tempi di discernimento per i giovani

“Tra i frutti concreto del Sinodo c’è senz’altro questa nuova dimensione della sinodalità che è venuta fuori in modo molto ampio e di cui ora fanno parte anche i giovani”, conclude Anselmi. “Erano presenti in aula, si sono fatti sentire, non hanno votato, però c’erano. E questa ormai è una strada nuova molto concreta”. “Poi, dal Sinodo arriva l’indicazione pratica di una comunità ecclesiale accogliente che deve dargli spazio. Arriva l’invito ad abitare l’ambiente digitale e la necessità di persone disponibili ad accompagnare i giovani nelle loro scelte vocazionali”. “E mi ha molto colpito – conclude il vescovo - la richiesta dei giovani, obbligati dalla società a una vita fatta di velocità ed efficienza dove c’è poco spazio per pensare, di spazi e tempi in cui poter andare in profondità alla luce del Vangelo, nell’incontro del Signore, alla scoperta della loro vita”. “Una richiesta di tempi prolungati di discernimento, anche mesi, anche un anno, che sicuramente sarà tra le proposte pratiche del Sinodo”.

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27 ottobre 2018, 15:46