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Vaticano promuove la riunione per la crisi umanitaria in Siria e Iraq

Tutto pronto all’Urbaniana per l’importante riunione sulla crisi umanitaria in Siria e Iraq. Due giorni di lavori, il 13 e 14 settembre, poi l’udienza col Papa. Obiettivo: concertare le azioni caritative e individuare priorità per il futuro. Tra i punti anche il ritorno degli sfollati

Cecilia Seppia – Città del Vaticano

50 organismi di carità cattolici, rappresentanti degli episcopati locali e delle istituzioni ecclesiali e congregazioni religiose, parteciperanno alla riunione sulla crisi umanitaria siriana e irachena, convocata a Roma il 13 e 14 settembre, presso l’Auditorium Giovanni Paolo II della Pontificia Università Urbaniana e promossa dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Ci saranno anche i nunzi di Siria, Iraq, Libano e Turchia in prima linea nel cercare di portare la solidarietà del Papa alle popolazioni lacerate dai conflitti.

Gli obiettivi

Obiettivo della riunione è quello di proporsi come un momento di riflessione e comunione fraterna tra tutte le Istituzioni ecclesiali coinvolte nelle opere di carità e assistenza a favore delle popolazioni colpite da questa crisi umanitaria, sulla quale più volte il Santo Padre ha richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica; tracciare un bilancio del lavoro svolto finora dagli organismi caritativi cattolici nel contesto della crisi, condividendo le informazioni sull’evoluzione della situazione umanitaria e le risposte della Chiesa; discutere le criticità emerse e individuare le priorità per il futuro; analizzare la situazione delle comunità cristiane residenti nei Paesi colpiti dalla guerra, promuovendo la sinergia tra gli organismi ecclesiali, le Congregazioni religiose e le diocesi. Una riflessione particolare sarà rivolta quest’anno alle prospettive realistiche di un ritorno volontario di sfollati interni e rifugiati nelle comunità di origine.

I numeri della crisi

Il conflitto in Siria e Iraq ha prodotto infatti una delle crisi umanitarie più gravi degli ultimi decenni. La Santa Sede, oltre all’attività diplomatica, partecipa attivamente ai programmi di aiuto e assistenza umanitaria. La rete ecclesiale, complessivamente, dal 2014 ha destinato alla risposta all’emergenza oltre 1 miliardo di dollari, raggiungendo più di 4 milioni di beneficiari individuali per anno. Secondo fonti ONU, attualmente sono più di 13 milioni le persone bisognose di aiuto in Siria e quasi 9 milioni in Iraq; gli sfollati interni sono oltre 6 milioni in Siria e 2 milioni in Iraq, mentre 5.6 milioni sono i rifugiati siriani registrati nei Paesi limitrofi, tra cui Turchia, Libano, Giordania, Iraq ed Egitto. I ritorni volontari in Iraq ammonterebbero al momento a 3.9 milioni di persone.

Programma dei lavori

Il primo giorno, i lavori saranno introdotti da mons. Segundo Tejado Muñoz, sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, dal discorso del card. Peter K.A. Turkson, prefetto del medesimo Dicastero, e dalla presentazione del Rapporto dell’Indagine sulla risposta delle istituzioni ecclesiali alla crisi umanitaria irachena e siriana 2017-2018, realizzato dal Dicastero. Seguiranno, l’intervento del segretario di Stato, card. Pietro Parolin, e gli aggiornamenti sulla situazione politica e umanitaria da parte del nunzio apostolico in Siria, card. Mario Zenari, e di quello in Iraq e Giordania, mons. Alberto Ortega Martín. La giornata si concluderà con la relazione di Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), che interverrà, in particolare, sulle sfide e le prospettive della situazione migratoria attuale nell’area di crisi.

L'udienza col Papa

Nella mattinata del 14 settembre, i partecipanti si riuniranno in gruppi di lavoro per concentrarsi sugli aspetti concreti della collaborazione tra i diversi soggetti impegnati nella risposta alla crisi. La sessione pomeridiana sarà invece dedicata al delicato tema del rientro nelle comunità di origine da parte dei migranti e rifugiati. Interverrano ancora il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, e padre Fabio Baggio, sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – sezione Migranti e Rifugiati. Le conclusioni saranno affidate al card. Turkson. Momento attesissimo, il 14 settembre alle ore 12.00 l’udienza con il Santo Padre, presso il Palazzo Apostolico.

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11 settembre 2018, 12:10