Mons Ivan Jurkovič Mons Ivan Jurkovič 

Mons. Jurkovič su diritto all'acqua e migrazioni

Migrazioni e diritto all'acqua. Ne ha parlato l’Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni unite e altre organizzazioni a Ginevra, l’arcivescovo Ivan Jurkovič, che è intervenuto alla 39.ma Sessione del Consiglio dei diritti umani sul diritto all'acqua e ai servizi igienico-sanitari

Ogni essere umano ha un diritto inalienabile all’acqua e una responsabilità a non sprecarla. Lo sottolinea l’Osservatore Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali a Ginevra, l’arcivescovo Ivan Jurkovič, intervenuto  alla 39.ma Sessione del Consiglio dei diritti umani sul diritto all'acqua e ai servizi igienico-sanitari. E’ necessaria un'equa distribuzione e accesso alle risorse idriche, da apprezzare “non solo come bene sociale e culturale, ma anche come bene economico”, che però non ha la precedenza sul diritto umano all’acqua, sottolinea l’arcivescovo che si richiama alla Laudato si’ di Papa Francesco: “Abbiamo urgente bisogno di progetti condivisi e di gesti concreti che riconoscano che ogni privatizzazione del bene naturale dell'acqua, a scapito del diritto umano ad avere accesso a questo bene, è inaccettabile” .

Migrazioni e governance dell'acqua

La delegazione guidata da mons. Jurkovič condivide dunque la preoccupazione del Relatore Speciale sull'applicazione della situazione dei diritti umani all'acqua e ai servizi igienico-sanitari "in ogni momento: prima, durante e dopo le situazioni di emergenza, durante i progetti di sviluppo e in altre situazioni che possono portare a spostamenti forzati ". E’ quindi importante che ci sia “un'integrazione delle questioni migratorie nella considerazione di qualsiasi quadro di governance dell'acqua e, reciprocamente, una considerazione delle questioni di gestione dell'acqua all'interno di qualsiasi quadro di governance della migrazione”. Per garantire la sicurezza idrica per tutti, la governance globale dell'acqua deve quindi considerare i due grandi fenomeni di questo tempo: migrazioni e cambiamenti climatici. Deve riconoscere i benefici della migrazione per lo sviluppo e il suo scopo salvavita. E – sottolinea – “sebbene la migrazione di per sé non possa risolvere i problemi di disponibilità idrica, può essere parte della soluzione”.

Viene quindi ricordato l’appello di Papa Francesco che "le questioni più delicate del nostro tempo, come quelle legate ai movimenti migratori, ai cambiamenti climatici e al diritto di tutti a godere dei beni primari, possano essere affrontate con generosa e lungimirante responsabilità e in uno spirito di cooperazione, soprattutto tra i Paesi più capaci di aiutare ".

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10 settembre 2018, 15:46