La Santa Sede e le Esposizioni Internazionali

Camminare sempre accanto all’uomo, “con le porte aperte”, senza il timore di confrontarsi con il progresso e con le altre culture. Questa convinzione ha da sempre animato l’assidua partecipazione della Santa Sede alle Esposizioni Internazionali dal 1851, anno della prima celebre Expo Universale di Londra, fino all’ormai prossima Biennale di Architettura di Venezia 2018

Paolo Ondarza - Città del Vaticano

E’ segno della costante partecipazione della Chiesa alle vicende umane e del suo desiderio di confrontarsi senza steccati con culture e religioni "altre",  la presenza assidua della Santa Sede alle Esposizioni Internazionali. Già dal 1851, anno della prima grande Esposizione Universale di Londra, allestita nel celebre Crystal Palace, il Palazzo-serra realizzato in ferro e vetro dall’architetto Joseph Paxton, il Vaticano ha un suo padiglione testimoniando al mondo di voler accompagnare e sostenere anche i progressi tecnologici della Rivoluzione Industriale.

Una presenza costante e significativa 

Tra gli eventi più significativi si segnalano La Expo Centennial realizzata a Philadelphia nel 1876 per celebrare il primo secolo dell’Indipendenza americana: fu la prima esposizione internazionale riconosciuta in territorio nordamericano. Degne di nota anche Chicago 1892 per il quarto centenario della scoperta dell’America; Parigi 1931 nel segno della missionarietà; Torino 1961 nel centenario dell’Unità d’Italia; Montreal 1967 con la nascita dei padiglioni ecumenici.

1964, la Pietà di Michelangelo vola a New York

Memorabile fu la partecipazione alla Fiera Mondiale di New York nel 1964 quando, sotto Paolo VI, la Santa Sede partecipa con la Pietà di Michelangelo, assicurata per 26 milioni di dollari.

Varie le mostre internazionali in Vaticano

Sono varie le occasioni in cui è stato il Vaticano ad ospitare mostre internazionali. Si pensi all’Esposizione Mondiale della Stampa Cattolica del 1936 o alla grande Mostra Internazionale di Arte Sacra organizzata in occasione del Giubileo del 1950.

La Santa Sede e la Biennale di Venezia

Per la prima volta nel 2015 la Santa Sede partecipa alla Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Una presenza confermata anche nell’edizione successiva del 2017, entrambe sul tema tratto dalla Genesi “In principio. Quest’anno sarà la volta della Biennale di Architettura dove sarà allestito un padiglione intitolato “Vatican Chapels”.

Di seguito una breve cronologia delle principali partecipazioni della Santa Sede alle Esposizioni Internazionali:

- Londra 1851. Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations. Nel grande Crystal Palace di Joseph Paxton, gli Stati della Chiesa, regnante Pio IX Mastai Ferretti, espongono mosaici e sculture, prodotti dell’artigianato e dell’industria

- Parigi, 1855. La Chiesa è presente pur nella difficile temperie politica italiana.

- Londra, 1862. lo Stato Pontificio, anche se nella drammaticità dell’immediato momento post-unitario italiano, ebbe uno stand proprio con oggetti appartenenti alle Belle Arti, Industria e Arti meccaniche.

- Parigi, 1867. Per volere di Pio IX viene realizzata in scala reale una suggestiva ricostruzione idealizzata delle catacombe romane. Il Papa vuole visionare personalmente il progetto prima della partenza per la Francia. Il Padiglione è visitatissimo.

- Roma 1870. La Santa Sede organizza una mostra a Roma di opere d’arte eseguite per il culto cattolico. Virginio Vespignani progettò le strutture espositive nel chiostro della basilica di Santa Maria degli Angeli.

- Philadelphia (Usa) 1876. Expo Centennial per il primo secolo dell’indipendenza. E’ la prima esposizione riconosciuta sul territorio nordamericano. Precedentemente nel 1853 a New York, in contemporanea con l’ufficiale Expo Internazionale di Dublino, era stata organizzata l’indipendente Exhibition of the Industry of All Nations. A Philadelphia la Santa Sede è presente con qualche mosaico e un arazzo, tradizionale campionario delle manifatture romane.

- Vaticano 1888. Una mostra viene aperta nelle Gallerie e nei Giardini vaticani: una serie di splendide foto storiche evoca il gusto del neogotico allora in voga.

- Chicago, 1892. Nel quarto centenario della Scoperta dell’America, il Vaticano, sotto Leone XIII Pecci, invia mosaici, lettere originali e in copia di Colombo; inoltre contribuisce alla ricostruzione del convento francescano di Palos dove aveva soggiornato il navigatore genovese.

- Saint Louis, 1904. La Santa Sede è presente con pezzi preziosi provenienti dalla Biblioteca vaticana, con gigantografie della Cappella Sistina e delle Stanze di Raffaello, disegni delle catacombe, copie da Guido Reni.

Roma, 1904. Nel cinquantenario del dogma della Immacolata Concezione nel Palazzo del Laterano è allestita l'Esposizione internazionale mariana.

- Città del Vaticano, 1925. Esposizione Universale Missionariavoluta da Pio XII in occasione del Giubileo, Anno Santo a cui volle dare una profonda peculiarità missionaria. Ventiquattro i padiglioni appositamente costruiti, per l'occasione, nei Giardini Vaticani. L'Esposizione ebbe un successo internazionale e ne scaturì la nascita del Museo Missionario Etnologico, oggi Museo Anima Mundi in Vaticano . Una foto documenta Pio XI che assiste personalmente all’allestimento dei padiglioni all’interno dei Giardini Vaticani.

- Barcellona, 1929: come nelle successive esposizioni di Parigi (1931) e  Bruxelles (1935), la Santa Sede partecipa con un ruolo significativo e si dimostra sensibile ai nuovi linguaggi per l’arte sacra, e alle grandi mutazioni sociali che investono le comunità cattoliche, nel settore delle famiglie, delle scienze dei dibattiti culturali.

- Parigi 1931. L’Expo apre ai paesi coloniali e spazio è riservato al ruolo delle missioni nel programma di civilizzazione colonialistica: vengono costruite per l’occasione due chiese, una cattolica e una protestante.

- Roma, 1936. Esposizione Mondiale della Stampa Cattolica voluta da Pio XI Ratti che per l’allestimento chiama il celebre architetto e designer Giò Ponti.

- Parigi, 1937.  Exposition Internationale des Arts et des Techniques appliqués à la Vie Moderne. Il padiglione cattolico (dietro ci sono il cardinale arcivescovo di Parigi Jean Verdier, il giovane padre Alain Couturier e più in generale la cultura modernista de «L’Art Sacré») è sobrio, essenziale, giocato sulla messa in figura di un progetto di vita significato e scandito dai Sacramenti, custodito nella solitudine del chiostro e nella meditazione monastica. L’unico riferimento alle tragedie politiche contemporanee è nella  cappella radiale del cosiddetto “Santuario" dove il pittore José Maria Sert celebrava, per la Spagna franchista, Santa Teresa d’Avila in atto di offrire i martiri spagnoli a Gesù crocifisso.

- Città del Vaticano, 1950: Mostra Internazionale di Arte Sacra per il Giubileo 

- Bruxelles, 1958. La prima Expo dopo la sospensione per la Guerra.

- Torino, 1961. Esposizione Internazionale del Lavoro. Nel centenario dell’Unità d’Italia, nello spazio riservato alla Chiesa Cattolica vengono esposti tra le altre opere la scultura del “Cardinale” di Giacomo Manzù ed un Crocifisso biziantino.

- New York 1964-5. Fiera Mondiale. La Santa Sede, regnante Paolo VI Montini è presente con la Pietà di Michelangelo, assicurata per 26 milioni di dollari (cifra vertiginosa per l’epoca), e visitata complessivamente da 17 milioni di persone. L’allestimento dark blue è affidato a Jo Mielziner, uno dei più celebri scenografi teatrali di Broadway. Il padiglione volle nell’occasione tracciare una storia della cristianità da Cristo al Concilio vaticano II; fu allora presentata anche la ricostruzione della tomba di san Pietro sotto la basilica Vaticana

- Montreal, 1967 e Osaka 1970. Nascono i “padiglioni ecumenici” . Il Christian pavillon raduna sette comunità religiose fra cui quella cattolica e vuole affermare la necessità di valori e principi comuni e condivisi.

- New Orleans 1984 (Lousiana World Exposition): La Santa Sede partecipa con due prestiti di eccezione, la Deposizione di Caravaggio e gli arazzi di Raffaello

- Sevilla, 1992. Il Vaticano partecipa esponendo il Ciborio di Sisto IV e mostra un interesse per l’approfondimento dei temi proposti dall’esposizione, in linea con la crescente attenzione della Santa Sede ai temi ambientali e all’idea di preservare la vita dell’uomo e del pianeta.

- Venezia 2013. Dal 1/6 al 24/11/13 la Santa Sede partecipa per la prima volta alla 55.ma edizione della Biennale di Venezia. Il tema scelto è tratto dalla Genesi: “In Principio”, suddiviso in la “Creazione, la De-creazione, la Nuova Umanità o Ri-creazione”. 

- Milano 2015. Expo “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”. La Santa Sede è presente con il Padiglione sul tema Non di solo pane e Dacci oggi il nostro pane.  La presenza è incentrata su custodia della terra, educazione, cibo fattore di vita e cibo eucaristico fattore di vita eterna: Focus dell’expo vaticana, una enorme tavola al centro della sala e una superficie multimediale sulla quale venivano proiettate le immagini di tutti i contesti quotidiani in cui si può usare un tavolo: raduno familiare, altare, mensa, base di lavoro degli artigiani, banco di cucina, tavolo operatorio in ospedale, refettorio di un monastero. La suggestiva struttura architettonica, scheggiata da scritte sottili, progettata da Corrado Annoni, Stefano Parodi, Michele Reginaldi e Daniela Saviola, ha inteso comunicare l’idea della roccia, della pietra su cui Cristo ha costruito la sua Chiesa.

- Venezia 2015. Dal 9/05 al 22/11 la Santa Sede partecipa alla 56a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Il Padiglione è sul tema  “In Principio…la Parola si fece carne”. Il tema legato a quello del Principio che già aveva contraddistinto la partecipazione del 2013, sviluppa un percorso che conduce dall’Antico al Nuovo Testamento, facendo del Logos e della carne i termini di una relazione costantemente in atto.

- Astana 2017. In Kazakistan ha luogo l’Expo sul tema L’Energia del futuro. La Santa Sede partecipa tra i 115 paesi presenti con un focus sullo sviluppo integrale dell’uomo. Il tema del padiglione è: Energia per il bene comune: cura della casa comune. Evidente il richiamo alla Laudato Sì di Papa Francesco.

- Venezia 2018. La Santa Sede partecipa alla Biennale di Architettura con il Padiglione “Vatican Chapels”.

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La Santa Sede e le Expo Internazionali: una storia per immagini
20 marzo 2018, 09:52