Veglia di Preghiera della Gmg in Brasile Veglia di Preghiera della Gmg in Brasile 

Messaggio Gmg. P. Chagas: il Papa si aspetta molto dai giovani

Il responsabile della sezione giovani del Dicastero per i Laici, Famiglia e Vita spiega qual è il centro del Messaggio papale per la Gmg che quest’anno celebrata a livello diocesano. Per Panama sono già iscritti oltre 1400 gruppi di 70 Paesi

Bianca Fraccalvieri - Città del Vaticano

“La Gmg è per coraggiosi! Giovani, non nascondetevi dietro un monitor”. Cosi Papa Francesco nel Messaggio per la 33.ma Giornata mondiale della gioventù, che si celebrerà a livello diocesano il prossimo 25 marzo. Un Messaggio – spiega padre João Chagas, responsabile della sezione giovani del Dicastero vaticano per i Laici, la Famiglia e la Vita – in cui il Papa invita i giovani a rispondere qui ed ora alla ‘chiamata’ di Dio nella loro vita, dalle cose quotidiane più banali, a quelle più importanti. Padre Chagas osserva che il Papa nel suo Messaggio ribadisce che la Chiesa si aspetta molto dai giovani nel prossimo Sinodo a loro dedicato e che Dio – come ha fatto con Maria – vuole affidare loro grandi responsabilità. 

Ascolta l'intervista a padre Chagas

R. - A me piace ricordare che mentre Gesù nel Vangelo camminava sulle acque, i discepoli provavano hanno grande paura. Gesù disse loro: “Sono io” oppure “Io sono. Non abbiate paura”. Come se il nome di Dio fosse: “Non avere paura”. Lui si presenta così ai discepoli. Poi il Papa ricorda nel messaggio una cosa che è già molto nota a tanti di noi: l’espressione “Non abbiate paura”, “Non avere paura” ricorre 365 volte nella Bibbia. Dio ogni giorno della nostra vita ci sostiene, e lo fa soprattutto con i giovani attraverso la grazia, incoraggiandoli a rispondere qui e ora alla Sua chiamata nella loro vita. Dalle cose più banali del quotidiano. alle decisioni più importanti della vita, i giovani devono sempre percepire questa fiducia di Dio, della Chiesa, del Santo Padre, dei pastori soprattutto in questo periodo di preparazione al Sinodo, perché il Papa dice anche che il Signore, come ha fatto con Maria che era giovanissima, vuole affidare ai giovani grandi responsabilità. Che cosa sta preparando il Signore per i giovani in questo processo sinodale, dopo il sinodo? Sicuramente la Chiesa si aspetterà molto dai giovani. Allora loro non possono avere poca stima di se stessi ma percepire questa fiducia nei loro confronti per intraprendere una strada importante nella vita.

Il Papa dice che la Giornata Mondiale della Gioventù è per i coraggiosi. È così?

R. - Parlando con il responsabile della pastorale giovanile in Polonia, quando è stato annunciato che la GMG sarebbe stata a gennaio 2019, per molti europei, anche persone di altri Paesi dell’emisfero nord non è un periodo normalmente di vacanza e alcuni hanno forse pensato quasi come a una cosa impossibile che i giovani andassero a Panama nel 2019. Però, mi ricordo, parlando con questo responsabile della Polonia, lui aveva lanciato l’hashtag “World youth day challenge”, “Sfida Gmg”, perché i giovani potessero incontrare modi di partecipazione... L’altro giorno ho parlato con un sacerdote della Polonia che stava addirittura pensando a un giro del mondo con una nave che porti centinaia di giovani, fino ad arrivare a Panama… E’ un progetto, si sta ancora vedendo se sarà possibile, però è un progetto pieno di audacia e i giovani amano queste cose. Porterebbe forse i giovani che fanno studi nell’ambito della navigazione… Allora, forme creative come questa, che si possono trovare, magari puntando anche sui giovani lavoratori oppure giovani che nella loro vita accademica hanno la possibilità di organizzarsi con più flessibilità… Però è una sfida: non possiamo presentare ai giovani le cose come impossibili ma come sfide che loro molte volte, in modo molto creativo, riescono a superare.

I numeri confermano, dopo 11 giorni dall’apertura delle iscrizioni, quanti sono gli iscritti?

R. - Ho già detto altre volte che già dopo pochi minuti, se non sbaglio 15 minuti, che il Papa aveva iniziato le registrazioni, domenica 11 febbraio, già 160 località e città dell’Italia, erano entrati nel sito cercando informazioni e questo mostra il grande interesse dei giovani italiani. Oggi, 11 giorni dopo l’apertura delle iscrizioni, abbiamo 1.410 gruppi per quasi 60 mila pellegrini di circa 70 Paesi. Questo è un ottimo inizio, che fa ben sperare in un’importante partecipazione dei giovani di tutto il mondo.

 

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22 febbraio 2018, 12:19