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Il cardinale Pietro Parolin Il cardinale Pietro Parolin  

Parolin: cristiani in politica difendano sempre dignità umana

La politica sia sempre ricerca del bene comune, soprattutto a favore dei più deboli. Così il card. Parolin nella Messa per i parlamentari italiani nella Basilica di Santa Maria Sopra Minerva

Alessandro Guarasci - Roma

La politica sia sempre ricerca del bene comune, soprattutto a favore dei più deboli ed emarginati. Il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin lo ha detto ieri sera alla Messa per i parlamentari italiani nella Basilica di Santa Maria Sopra Minerva.

Il vero potere è servizio
Il porporato ha ricordato il vero significato del Natale, al di là del consumismo e della frenesia di questi giorni. Rivolgendosi in particolare ai politici, ha detto: “Gesù che nasce nella mangiatoia di Betlemme ci ricorda che il vero potere si trasforma in servizio, che la vera gloria consiste nell’agire ogni giorno, ponendo il bene di tutti al vertice delle proprie progettualità e preoccupazioni. Vi invito perciò nell’imminenza del Natale a guardare all’azione politica come luogo privilegiato per esercitare un’alta forma di servizio e di carità verso tutti e in modo speciale verso i più poveri e disagiati”.

Politica non sia lontana dai problemi della gente 
“L’intelligenza, i mezzi, le conoscenze e il potere che vi è dato - ha aggiunto - è perché ne facciate buon uso a beneficio della collettività. A volte invece si ha l’impressione che il centro e il cuore dell’azione politica non sia rappresentato dall’emergenza dei problemi della gente e dalle modalità per portarli a soluzione ma sia fortemente condizionato da una certa autoreferenzialità, che non sa collaborare fruttuosamente, uscendo da visioni parziali ed anguste”.

No ad ambizioni indivuiduali e prepotenza di fazioni
Per evitare queste “pesanti conseguenze” – ha affermato il cardinale Parolin - come ha affermato recentemente il Santo Padre Francesco nella sua visita a Cesena, “occorre una buona politica, non di quella asservita alle ambizioni individuali o alla prepotenza di fazioni o centri di interessi: una politica che non sia né serva né padrona ma amica e collaboratrice, non paurosa o avventata ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo, che faccia crescere il coinvolgimento delle persone, la loro progressiva inclusione e partecipazione”.

La fede produce orientamenti per la politica
Il cardinale Parolin ha infine voluto mettere in evidenza “un’ultima riflessione sul dinamismo della fede, sulla sua piena capacità a produrre principi e linee di orientamento per l’azione, anche nel campo politico. La lieta notizia del Vangelo, del Dio che assume nel Bambino Gesù la natura umana è fonte di un antropologia che trova il suo centro e la sua chiave interpretativa nella dignità di ogni persona umana, perché dalla visione cristiana derivano necessariamente indicazioni che sono in ultima analisi il frutto e la conseguenza di quella dignità che ad ogni persona è conferita da Dio che volle che suo Figlio divenisse uno di noi”.

Difendere dignità umana non significa attaccamento cocciuto ai valori 
Questa la conclusione del cardinale segretario di Stato: “Il cristiano conosce questa sua alta dignità, sa che gli è stata donata l’adozione a figlio di Dio per i meriti di Cristo e cha ha il dovere di difenderla in ogni ambito e momento dell’esistenza, anche quando tale difesa venisse scambiata per attaccamento cocciuto a principi e valori che si pensano possano avere sempre più rilevanti eccezioni”.

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21 dicembre 2017, 08:27