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Parolin: serve sviluppo, non armi. Turkson: impegno per distensione Usa-N.Corea

In Vaticano la Conferenza per il disarmo nucleare

di Alessandro Gisotti

La pace mondiale non può basarsi su un equilibrio del terrore. E’ l’appello vibrante levato stamani all’apertura in Vaticano del Summit “Prospettive per un mondo libero dalle armi nucleari e per un disarmo integrale”. “Le armi nucleari – ha detto il cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin – non possono essere la soluzione al problema della sicurezza”, ed ha ribadito, con le parole di Papa Francesco, quanto sia urgente investire nello sviluppo, non nelle armi. Il porporato ha quindi avvertito che è insostenibile una stabilità mondiale che si basa sulla paura, su un falso senso di sicurezza. Al tempo stesso, ha sottolineato che non può e non deve sembrare “irrealistico” o addirittura “utopico” pensare ad un mondo “libero dalle armi nucleari”.

Sulla stessa linea, il discorso di apertura del cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, che ha organizzato la conferenza voluta da Papa Francesco.  Il mondo, ha detto il porporato, è purtroppo sull’orlo di un disastro nucleare ed ha così incoraggiato gli Stati che posseggono armi atomiche ad impegnarsi per un mondo libero della paura. “La sicurezza – ha ripreso – non viene data dal numero di armi che possediamo”, E, citando il presidente americano Eisenhower, ha osservato che “ogni volta che si utilizzano le armi” si stanno rubando risorse “alle popolazioni che devono lottare per la sopravvivenza”. Di qui l’appello a investire in salute ed educazione, piuttosto che in armi che mettono a rischio il futuro dell’umanità.

A margine della conferenza, il cardinale Peter Turkson ha risposto alle domande dei giornalisti sull’impegno della Santa Sede per allentare la tensione tra Nord Corea e Stati Uniti:

R. - Sulla Corea del Nord il nostro punto di contatto è sempre la chiesa locale della Corea del Sud con la quale siamo già in contatto. Con il dicastero, stiamo già parlando con alcuni membri della Conferenza episcopale coreana per vedere come si può entrare in contatto con il regime della Corea del Nord. Quindi vediamo se riusciamo! Ora non posso dire esattamente quando potremo riuscire a stabilire questo contatto, ma stiamo scoprendo la possibilità di metterci in contatto direttamente con loro.

Intervista al cardinale Peter Turkson

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10 novembre 2017, 15:39