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San Leonardo, eremita

San Leonardo, sec. XIV San Leonardo, sec. XIV 

Leonardo

Di Leonardo di Nobiliacum (o Limoges) sappiamo qualcosa a partire dall’XI secolo. I primi suoi ricordi li ritroviamo nella Storia di Ademaro di Chabannes, scritti verso il 1028. Ildegardo, ecclesiastico di Limoges, chiese a Fulberto, vescovo di Chartres, una Vita su Leonardo, ma la morte improvvisa di Fulberto bloccò ogni tentativo.

Discepolo di san Remigio

Nel 1030 circolò una Vita di san Leonardo con la descrizione di alcuni miracoli da lui compiuti. Da questa fonte, si viene a sapere che Leonardo nacque in Gallia al tempo dell’imperatore Anastasio (491-518) da nobili franchi e al battesimo, a fargli da padrino, fu lo stesso re Clodoveo, amico di famiglia. Entrò a far parte dei discepoli di san Remigio, arcivescovo di Reims. Ed è proprio sull’esempio di Remigio, che s’impegno – col permesso del re – a implorare la liberazione dei prigionieri che incontrava. La fama della sua vita di preghiera e di carità, spinse il re a proporgli l’episcopato, che lui rifiutò, ritirandosi presso il Monastero di san Massimino di Micy.

Fondatore

Un giorno Leonardo, entrato nella foresta, incontrò il re impegnato in una battuta di caccia accompagnato dalla moglie che fu colta dalle doglie del parto: l’intervento di Leonardo e della sua preghiera fecero sì che tutto si risolse in modo positivo. Il re, per ringraziarlo, gli donò parte di quel terreno dove poter costruire un monastero. La sua fama si diffuse rapidamente anche fuori confine: Inghilterra, Germania… I prigionieri, ovunque lo invocassero, si vedevano miracolosamente spezzare le catene e quindi correvano da lui per ringraziarlo e, spesso, restavano in monastero. Molti, inoltre, andavano a stabilirsi nei pressi, dando vita a un villaggio a lui intitolato.

Storia

Seppur i dati su Leonardo siano pochi e incerti, il monastero, le offerte ad esso donate e la realizzazione del villaggio collegato e di molte chiese a partire da quel periodo, fanno ritenere che Leonardo sia realmente vissuto e abbia conquistato molti alla sua causa: i dati in questo sono certi. È oggi patrono dei prigionieri ed è invocato anche dai fabbricanti di catene.