S. Rosalia, vergine di Palermo

Rosalia

Dalle notizie che si hanno, pare che Rosalia sia nata a Palermo – di cui oggi è santa patrona – e fosse in servizio presso la corte della regina Margherita, moglie di re Guglielmo. Avuto in dono il monte Pellegrino, vi si ritira in solitudine e preghiera, scegliendo come dimora una caverna profonda e oscura, dove poi verrà sepolta.

Il suo culto è attestato fin dal XIII secolo, anche se nello scorrere del tempo non sempre vi fu costante devozione: nel 1624 il Vescovo, di fronte al diffondersi della peste, organizzò una processione di penitenza e Rosalia non compare tra le sante invocate!...

Nell’ottobre del 1623 la santa apparve a una donna ammalata e, dopo averla guarita, le ordinò di recarsi in pellegrinaggio alla chiesetta del monte: la donna però non ci andò fino al maggio 1624!

Ritrovamento delle reliquie

Finalmente, salita sul monte in compagnia di altre donne, santa Rosalia le apparve di nuovo indicandole il luogo dov’era sepolta. Il corpo fu ritrovato il 15 luglio. Seppur non ci fossero iscrizioni che confermassero che fosse proprio il corpo di Rosalia, il vescovo, il Cardinale Giannettino Doria, ordinò che le ossa fossero portate in diocesi per una perizia. L’11 febbraio 1625 la commissione stabilì che si trattava di ossa umane femminili e che, tenuto conto del modo in cui erano state ritrovate, doveva trattarsi del corpo di santa Rosalia, che comunque apparve a un suo devoto per confermarne la veridicità. A questo punto  le reliquie furono portate solennemente in Cattedrale.