Santa Flavia Domitilla, martire romana

Flavia, martire

Del martirio di Flavia Domitilla siamo al corrente grazie alla Storia Ecclesiastica di Eusebio di Cesarea, il quale scrive: “Tramandano che nell’anno quindicesimo di Domiziano, Flavia Domitilla, nipote per parte della sorella di Flavio Clemente, allora uno dei consoli di Roma (95d.C), insieme con numerose altre persone fu deportata nell’isola di Ponza per avere confessato Cristo”.  E così anche Dione Cassio, nella Historia romana, scrive che l’imperatore Domiziano “Tolse la vita anche a Flavio Celemente – suo cugino – e alla moglie Flavia Domitilla, anch’ella consanguinea”. Furono condannati a morte per “ateismo”, perché questa era l’accusa per i cristiani.

Le due citazioni non parlano della stessa Domitilla. Alla luce delle ricerche storiche, la prima era nipote di Flavio Clemente, mentre la seconda era moglie del console, dal quale ebbe sette figli. Nella Basilica dei santi Nereo e Achilleo è riportata un’iscrizione attestante che Tazia Baucilla, nutrice dei sette di figli di Flavio e Flavia Domitilla, ottenne da quest’ultima il terreno per un sepolcro.