San Corrado Confalonieri, eremita francescano

Corrado Confalonieri

Nasce nel 1290 a Piacenza. Durante una partita di caccia, nel 1313, fece appiccare il fuoco per snidare la selvaggina, ma le fiamme si propagarono con tale velocità da bruciare i casolari vicini, i cui padroni chiesero il risarcimento.

Un uomo che passeggiava casualmente in quel luogo, fu ritenuto il colpevole del fatto, tanto che il governatore di Piacenza lo fece condannare a morte; Corrado allora si presentò e si autodenunciò quale vero responsabile: vendette tutto ciò che aveva e ripagò tutti i suoi debitori.

Vita francescana

A quel punto, la sua sposa entrò nel monastero di santa Chiara di Piacenza, mentre Corrado scelse il Terz’Ordine francescano di Calendasco. Era il 1315.

Nel 1343 decide di dirigersi verso la Val di Noto, in Sicilia, ritirandosi prima in una cella della chiesa del santo Crocifisso e poi isolandosi in una grotta dei Pizzoni.

Morto il 19 febbraio 1351, è stato sepolto nella chiesa di san Nicola e successivamente collocato in un’urna d’argento. E’ patrono di Noto e dal 1844 la chiesa di san Nicola è divenuta Cattedrale.