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Santa Giuliana, vergine e martire di Nicomedia, in Campania

Santa Giuliana, vergine e martire di Nicomedia, in Campania Santa Giuliana, vergine e martire di Nicomedia, in Campania 

Giuliana

Martire di Nicomedia (l’attuale Izmit, in Turchia).

Secondo il testo della Passione, Giuliana era l’unica in famiglia ad aver ricevuto il battesimo. Data in sposa al prefetto Evilasio, lei aderì volentieri a patto che questi rinunciasse agli idoli pagani e abbracciasse il cristianesimo. Di fronte a tale provocazione, lui la fece processare e, di fronte alla sua insistenza nel restare una fedele cristiana, venne decapitata. Morì verso il 305, al tempo di Massimiano.

Da Nicodemia a Napoli

Le reliquie furono traslate da Nicodemia a Pozzuoli e, verso il 568, durante l’invasione longobarda, trasferite al sicuro a Cuma: infine, il 25 febbraio 1207, a Napoli. La presenza delle reliquie di santa Giuliana spiega la diffusione del culto in tutta la regione di Napoli.