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Santi Saturnino e Compagni, martiri di Abitene in Africa

Saturnino e compagni

Conosciamo il martirio di questi cristiani grazie agli Atti del processo, anche se in parte ritoccato nella sua estensione. Gli storici sono comunque riusciti a individuare le parti aggiunte e recuperare il testo originale.   

Il vescovo di Abitina, Fundene, nell’Africa Preconsolare (Cartagine e dintorni), obbedendo alle autorità locali aveva consegnato i testi sacri. Così i fedeli si riunivano segretamente in casa dove il sacerdote Saturnino celebrava.

Senza Domenica non possiamo vivere

Una domenica furono però sorpresi durante la celebrazione: arrestati, furono portati a Cartagine il 12 febbraio 304, così ritiene storicamente sant’Agostino. Di fronte alla ragione di quel radunarsi, tutti rispondevano “Noi siamo cristiani e non possiamo vivere senza celebrare le festa del Signore”.

Una donna, di nome Vittoria – si legge negli Atti del processo - ad un certo punto affermò: “Io ho la mia convinzione e non l’ho mai cambiata, ho preso parte alla riunione coi fratelli e ho celebrato il giorno del Signore, poiché sono cristiana”.

Riportati in carcere, non si hanno notizie chiare di come siano morti: se per fame o per le torture subite. Certo è che lo fecero per restare fedeli all’Eucaristia, al Giorno del Signore.