San Vincenzo Pallotti, sacerdote, fondatore della Società dell’Apostolato Cattolico

San Vincenzo Pallotti San Vincenzo Pallotti 

Vincenzo

Nasce il 21 aprile 1795 da Pietro Paolo e Maria Maddalena de Rossi, dei quali san Vincenzo dirà: “Il Signore mi ha dato dei genitori santi. Che conto debbo io rendere a Dio, se non ho profittato dei loro santi insegnamenti”.

Ordinato sacerdote il 16 maggio 1818 dopo gli studi umanistici e teologici, fu incaricato di seguire “l’Ufficio della facoltà di dogmatica e scolastica” per esercitare gli studenti al lavoro scientifico, e nello stesso tempo era confessore presso il Seminario Romano, dal 1827 al 1840 e, nel contempo, confessore presso il Collegio Urbano de Propaganda Fide, dal 1833 al 1836: “Chi sono io innanzi a te, mio Dio – scrive – che tu, di giorno e di notte, sia ch’io vegli o dorma, sia ch’io pensi a te, sia che non ti pensi, nonostante la mia ingratitudine e peccati, con Amore infinito, abbia a pensare sempre a me per distruggere la mia indegnità e trasformarmi tutto in te?”.

Società dell’Apostolato Cattolico

Nel 1834, in forma privata, cominciò a raccogliere attorno a sé sacerdoti e laici, sapendo coinvolgere uomini e donne, ecclesiastici di ogni grado affinché il confronto fosse il più possibile ampio e rispecchiasse la società. Il suo ministero di confessore lo portò ad avere contatti sia con i sacerdoti diocesani, sia con quanti si stavano preparando per partire in missione, e questo gli permise di tenere una porta aperta verso l’Oriente.

Precursore del Concilio Vaticano II

Vincenzo aveva compreso – come pochi altri in Italia, tra i quali don Nicola Mazza a Verona, che dopo la “botta” della Rivoluzione francese era necessario non solo “difendere” la fede, ma annunciarla, portarla in ogni realtà e i laici erano i migliori “apostoli” in quanto arrivavano dove i preti e i vescovi non potevano arrivare.

Seppur l’intuizione è valida e Gregorio XVI l’approva, Vincenzo troverà molti ostacoli nel vederla concretizzata, ancor più se si tiene conto che molte di queste intuizioni verranno riconosciute solo col Concilio Vaticano II, quindi dopo il 1964.

La morte e il culto

Vincenzo muore il 22 gennaio 1850, facendo in tempo a completare gli scritti che andranno a plasmare la Congregazione dei preti secolari della Società dell’Apostolato Cattolico (SAC) e la Pia Casa di Carità dedicata alle suore della SAC.

La raccolta dei suoi scritti fu avviata già nel 1852 e si protrasse, raccogliendo e analizzando ogni suo scritto, fino al 1886. Nel 1887 Leone XIII autorizzò l’inizio della causa di beatificazione; il 22 gennaio 1950 Pio XII lo proclamò beato e il 20 gennaio 1963 lo proclamerà santo, appena due anni prima che il Concilio riconoscesse pubblicamente il ruolo dei laici e del loro apostolato.

Le origini dell'Unione dell'Apostolato Cattolico risalgono al 9 gennaio 1835, data in cui, per ispirazione divina, san Vincenzo Pallotti (1795-1850) decise di fondare un'opera cui tutti i membri del Popolo di Dio potessero partecipare uniti alla missione evangelizzatrice della Chiesa. San Vincenzo Pallotti era pervaso dall'idea che tutti i battezzati, in risposta al "comandamento nuovo" della carità (cfr Gv 15, 12-15), fossero chiamati ad adoperarsi attivamente per la salvezza del prossimo così come per la propria, e altresì riteneva che le iniziative apostoliche personali sarebbero risultate più efficaci se compiute in forma associata e rivolte al comune compito di vivere e di propagare insieme il Vangelo” (Pontificio Consiglio per i laici, decreto di riconoscimento, 28 ottobre 2003).