San Mauro, abate

San Mauro abate, Sacro Speco di Subiaco San Mauro abate, Sacro Speco di Subiaco 

Mauro

Il padre lo presentò giovanissimo a san Benedetto quando questi iniziò a organizzare l’esperienza monastica a Subiaco, intorno al 500. Mauro si dimostrò subito coinvolto nella proposta di san Benedetto, tanto da divenirne presto un suo fidato collaboratore. Vari furono i “miracoli” attribuiti a san Mauro, ma l’episodio che lo rese più famoso fu il salvataggio di Placido, suo compagno di monastero. Accortosi che stava annegando nel fiume per essersi troppo esposto, Benedetto chiamò Mauro e lo invitò ad andare a salvare Placido: questi, senza pensarci due volte, corse verso il fiume, lo attraversò, prese Placido per i capelli e lo salvò. Solo giunto a riva si rese conto d’aver camminato sulle acque. Una volta che Benedetto lasciò Subiaco, Mauro continuò a dimorarvi, finché non raggiunse anche lui san Benedetto a Montecassino, divenendone poi abate.

Della vita di Benedetto, così come quella di Mauro, ci parla san Gregorio Magno, il quale ne I Dialoghi, narra le loro vite.

Oggi la sua memoria è il 15 gennaio, ma viene altresì ricordato, con san Placido, il 5 ottobre.