Cerca

Udienza generale del 16 marzo 2022

Adriana Masotti - Città del Vaticano

A salvare l’umanità dalla distruzione ai tempi del diluvio universale sarà il più anziano di tutti, Noè, il “giusto”. “La vecchiaia - si chiede Papa Francesco - salverà il mondo? Parlando di Noè, Gesù dice che in quei giorni, si mangiava, si beveva, si prendevano moglie e marito”, fino al momento del diluvio che “fece morire tutti”. E il Papa commenta che tutto questo fa parte di una vita normale. Dove sta allora la corruzione? Gesù, spiega Francesco, intende dire che gli uomini quando “si limitano a godere della vita, smarriscono perfino la percezione della corruzione” e la vivono in modo spensierato. "Finché la vita normale può essere riempita di 'benessere' non vogliamo pensare a ciò che la rende vuota di giustizia e di amore: 'ma, io sto bene! Perché devo pensare ai problemi, alle guerre, alla miseria umana, a quanta povertà, a quanta malvagità?'" Francesco afferma quindi che la vecchiaia ha una precisa vocazione: prendersi cura dei giovani e indicare loro la giusta via e conclude: "Le nuove generazioni aspettano da noi vecchi, da noi anziani, una parola che sia profezia, che apra delle porte a nuove prospettive fuori da questo mondo spensierato della corruzione, dell’abitudine alle cose corrotte.

 

16 marzo 2022