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Udienza generale del 3 febbraio 2021

Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano

Nella catechesi dell’udienza generale, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza, per i cristiani, della preghiera liturgica comunitaria e dei sacramenti, “mediazioni concrete” per arrivare all’incontro con Cristo. La preghiera individuale, quindi, deve essere sempre “radicata nella celebrazione dei santi misteri”. 

La liturgia, in sé stessa, non è solo preghiera spontanea, ma qualcosa di più e di più originario: è atto che fonda l’esperienza cristiana tutta intera e, perciò, anche la preghiera. È evento, è accadimento, è presenza, è incontro. Cristo, “si rende presente nello Spirito Santo attraverso i segni sacramentali”: per questo è necessario per noi cristiani “partecipare ai divini misteri”. Un cristianesimo senza liturgia, io oserei dire che forse è un cristianesimo senza Cristo. Senza Cristo totale.

Perché perfino nel rito più spoglio, spiega Francesco, Cristo “si rende realmente presente e si dona ai suoi fedeli”.

Questo pensiero ci aiuti tutti quando si va a Messa la domenica: vado a pregare in comunità, vado a pregare con Cristo che è presente.

 

03 febbraio 2021