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La dottrina della "guerra giusta" e l'enciclica Fratelli tutti - L'imam di al-Azhar condanna l'omicidio del prof. Paty per mano terrorista

La recente enciclica sociale di Papa Francesco - Fratelli tutti - dedica i paragrafi dal 256 al 262 al tema della guerra. In queste pagine si afferma, tra l'altro, che oggi è ormai molto difficile "sostenere i criteri razionali maturati in altri secoli per parlare di una possibile guerra giusta". "Questo testo riprende l'insegnamento cattolico sviluppatosi nel post Concilio. Già S. Giovanni XXIII, nel 1963 nella Pacem in terris, sosteneva che alienum est a ratione, bellum", spiega fra Giulio Cesareo, docente di teologia morale.  "La vera novità introdotta da Papa Francesco è aver definito immorale anche il solo possesso di armi nucleari".

Durante l'incontro interreligioso della Comunità di Sant'Egidio, svoltosi in Campidoglio a Roma il 20 ottobre, Mohamed Abdel Salam Abdellatif, Segretario dell'Alto Comitato per la Fratellanza Umana, nel leggere il messaggio del Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb, ha commentato l’assassinio in Francia del professor Samuel Paty, decapitato da un terrorista per aver mostrato in classe le vignette su Maometto pubblicate da Charlie Hebdo. Un “peccaminoso atto criminale” lo definisce Al Tayyeb, commesso da un “terrorista che non rappresenta la religione di Maometto”. Nel testo l'imam di al-Azhar dichiara anche di dissociare se stesso e i precetti della religione islamica da tutti coloro che perseguono questa "ideologia perversa e falsa". 

Con noi:

Fra Giulio Cesareo, OFMConv. docente di teologia morale presso la facoltà teologica San Bonaventura e l’Università Urbaniana

Yassine Lafram, presidente dell'Unione delle Comunità Islamiche d'Italia (Ucoii) 

Conduce:

Fabio Colagrande

23 ottobre 2020