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Due anni fa in Niger il rapimento di Gigi Maccalli - Trentesimo anniversario delll'assassinio di Rosario Livatino

Nella notte tra il 17 e il 18 settembre 2018 veniva rapito in Niger, nella sua parrocchia a Bomoanga, diocesi di Niamey, il missionario cremasco padre Pierluigi Maccalli della Società delle Missioni Africane. "Siamo tutti convinti che tornerà. Soprattutto la sua gente che lo attende con la speranza che hanno sempre i poveri, quella che non fa calcoli", spiega dalla capitale nigerina il suo confratello, padre Mauro Armanino. "Siamo persuasi che Pierluigi sarà presto con noi. Non a caso io ho ripreso ad usare la sua macchina, che era rimasta ferma in garage per più di un anno. Ci trasportava bambini, malati: ma soprattutto portava speranza ai suoi parrocchiani. Rimetterla in moto è stato un modo per riprendere simbolicamente la sua missione in attesa del suo ritorno". 

Il 21 settembre 1990 alle 8.30, sulla strada tra Agrigento e Caltanissetta, veniva ucciso in un agguato di mafia il giudice Rosario Livatino, Servo di Dio per cui è in corso il processo di beatificazione. "Quando arrivò la notizia della sua morte nessuno di noi lo aveva mai sentito nominare. Mi sentii subito in colpa pensando che proprio noi, abituati a ripetere che non bisogna lasciare solo chi lotta contro la mafia, non conoscevamo questo giovane magistrato", spiega Nando Dalla Chiesa, direttore dell'Osservatorio sulla criminalità organizzata di Milano. "Lessi un articolo di Giovanni Falcone in cui l'autore affermava che sarebbero bastati pochi mesi perché il Paese si scordasse di Livatino, che qualcuno definì il 'giudice ragazzino'. Capii che dovevo dedicarmi a fare memoria della sua battaglia per la legalità". 

Con noi:

Padre Mauro Armanino, missionario della Società delle Missioni Africane a Niamey in Niger

Nando Dalla Chiesa, fondatore e direttore dell'Osservatorio sulla criminalità organizzata dell'Università degli Studi di Milano

 

Conduce: 

Fabio Colagrande

22 settembre 2020