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Pietro e Paolo, patroni di Roma per la forza del martirio

"Roma è proprio un mistero. Perché Dio ha fatto venire Pietro e Paolo proprio qui, i romani li hanno uccisi e dalla loro morte Dio ha tratto la vita?". Nella festa dei Santi patroni di Roma, don Andrea Lonardo ci aiuta a comprendere perché la Chiesa di Roma è fondata sulle tombe di questi due apostoli, così diversi tra di loro, e perché è diventata il centro della cristianità. "Nei due patroni dell'Urbe vediamo la guida della Chiesa:  l'esercizio del primato e della sinodalità. Non c'è solo la storia ma c'è anche una geografia della Salvezza, la geografia dei luoghi che il Signore ha scelto. Se Romolo e Remo sono indirettamente i fondatori dell'Impero e del diritto romano, Pietro e Paolo, nella loro debolezza, trasformano l'Urbe nel luogo centrale del perdono dei peccati, della misericordia di Dio".

"Papa Francesco sottolinea sempre che l'unità della Chiesa non significa uniformità. Anche oggi nella sua omelia, nella festa dei patroni di Roma, ci ha mostrato che le diversità culturali e teologiche fra Pietro e Paolo non gli hanno impedito di essere insieme le fondamenta della Chiesa romana". Lo sottolinea don Pino Lorizio ricordando inoltre che mentre Pietro rappresenta le radici ebraiche della Chiesa, Paolo ci mostra la dinamica della missione, la capacità che ha il Vangelo di raggiungere tutti, anche i pagani e i gentili". 

Con noi:

Don Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la cultura e l’università della Diocesi di Roma, parroco di San Tommaso Moro

Don Pino Lorizio, docente di teologia fondamentale e coordinatore del corso di teologia interconfessionale presso la Pontificia Università Lateranense

 

Conduce:

Fabio Colagrande

29 giugno 2020