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L'eredità di monsignor Padovese a dieci anni dall'uccisione

Quale cammino ha fatto la Turchia dalla tragica morte del vicario di Anatolia, monsignor Luigi Padovese? Lo spiega il suo successore, il gesuita Paolo Bizzeti, che individua due novità sostanziali: l’arrivo di moltissimi cristiani dall’Iraq, dalla Siria, dall’Iran, dall’Afghanistan, che hanno trovato nel Paese un riparo dalla guerra; l'interesse a conoscere il cristianesimo da parte soprattutto di giovani, alcuni dei quali chiedono di intraprendere un percorso di catecumenato. "A volte vengono dall’agnosticismo, dall’ateismo, qualcuno viene anche dalla pratica islamica - racconta il presule - ma, purtroppo, a fronte di una Chiesa di neofiti, dobbiamo registrare che l’investimento in operatori pastorali, anche da parte della nostra Chiesa cattolica, è diminuito. Rispetto agli anni di monsignor Padovese, noi abbiamo circa la metà dei sacerdoti; è diminuito anche il numero delle suore". 

Con noi: 

Monsignor Paolo Bizzeti SJ, Vicario apostolico di Anatolia

 

conduce: 

Antonella Palermo

03 giugno 2020