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Caritas Tortona: la pandemia ha creato delle 'terre di mezzo'

"Il desiderio è quello di normalità, ripartenza. Vogliamo ripartire soprattutto come cura lenitiva per le ferite che ci portiamo dietro". Don Francesco Larocca è il direttore della Caritas di Tortona, una delle diocesi italiane più colpite dal contagio di Covid-19. "Qui da noi ci sono molte persone impoverite dall'emergenza coronavirus, soprattutto nelle grandi città. Ci sono anche persone che erano in procinto di iniziare una nuova vita e sono state bloccate dalla pandemia, la loro speranza di ricominciare è rimasta in sospeso. Due ex-detenuti che stavamo aiutando a reinserirsi nella società e una ragazza madre con tre figli minori accolta attraverso un corridoio umanitario che doveva iniziare a lavorare. Ci impegneremo per farli uscire dalla terra di mezzo". 

"Siamo nati per creare una città a misura di bambini anche dialogando con le istituzioni. Ci è sembrato che durante questa emergenza Covid-19 siano state fatte delle scelte sbagliate nei confronti dei minori. Quindi, all'inizio della Fase 2, con un flashmob e lo slogan #quivivonodeibambini abbiamo voluto rivendicare che i diritti dei bambini vanno oltre quelli della salute legati al contagio di coronavirus". A parlare è Simone Pierini, rappresentante di "Cinnica", la Libera consulta per una città amica dell’infanzia nata da qualche tempo a Bologna. "I bambini sono una categoria particolarmente fragile della nostra società ma sono anche il nostro futuro, per questo meritano un'attenzione particolare". 

Con noi:

Don Francesco Larocca, direttore della Caritas di Tortona (Alessandria)

Simone Pierini, rappresentante di "Cinnica", Libera consulta per una città amica dell’infanzia (Bologna)

 

Conduce:

Fabio Colagrande

05 maggio 2020