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Anziani d’Italia: la testimonianza di chi resta a dare una mano a chi è più fragile - 16.04.2020

Un'intera generazione scomparsa, quella dei ragazzi del 1920-30 -40. Un enorme fetta degli anziani d'Italia non ce l'ha fatta per l'impatto del coronavirus. Ad andarsene una moltitudine di testimoni diretti di pagine di storia del Paese, di una memoria insostituibile, ma anche di valori, competenze, generoso sostegno alle famiglie, nel ruolo di nonni e nonne, padri e madri. Ma proprio i grandi vecchi d'Italia, restano una parte importante del contributo alla collettività, in questo momento difficile più che mai. Nonostante la paura e la fragilità, come racconta Tiziana Marchetti, volontaria dell'Associazione Nazionale Lavoratori Anziani. 

Un contributo cruciale alla collettività,  lo stanno dando anche tutte quelle aziende che si sono riconvertite per sopperire alla mancanza di presidi di sicurezza. A fare scuola il cosiddetto "Modello Puglia", il progetto di docenti e ricercatori del Politecnico di Bari per orientare e istruire le aziende del territorio su un cambio di rotta produttiva per la vendita di mascherine, mantenendo sul posto di lavoro operai e dipendenti.      

Con noi: 

Tiziana Marchetti, Presidente per l’Emilia Romagna dell'Associazione Nazionale Lavoratori Anziani ; 

Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari ; 

Conduce: Paola Simonetti

16 aprile 2020