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Gli invisibili della Rotta Balcanica: violazioni e soprusi anche nell'UE

25 milioni di Euro. E' questo il prezzo pagato a dicembre dall'Unione europea per tenere i migranti fuori dai propri confini, ed è solo l'ultima tranche. Una sorta di esternazionalizzazione del controllo dei flussi migratori affidato alla Bosnia-Herzegovina, dove in decine di migliaia restano impantanati nei campi profughi intorno a Bihac. Per chi tenta la fortuna attraversando il confine con la Croazia e poi con la Slovenia, nel tentativo di arrivare in Italia è l'inizio di un calvario. Marce fozate, fame, soprusi da parte delle autorità, abusi, torture e maltrattamenti, i migranti sono le vittime di una spietata caccia all'uomo che si risolve spesso in respingimenti forzati fino al ritorno in Bosnia. La Commissione europea è al corrente di quanto avviene nei Balcani e finalmente la preoccupazione per quanto sta accadendo inizia a manifestarsi anche nei vertici dell'Unione con il moltiplicarsi degli appelli al rispetto degli standard umanitari europei. Ma nulla più per il momento. Intanto, l'inverno e la pandemia continuano a martellare i profughi in attesa che qualcuno finalmente si accorga di loro e li accolga.

Ospiti della trasmissione:

Antonio Parenti - capo della rappresentanza in Italia della Commissione europea

Gianfranco Schiavone - direttivo Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione - ASGI

Silvia Maraone - Istituto Pace, Sviluppo e Innovazione delle ACLI

Giulia Spagna - Danish Refugee Council - capo progetto per l'Europa

Conduce: Stefano Leszczynski

23 dicembre 2020