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Covid: la filiera agroalimentare del Lazio in crisi. La sanità italiana respinge l'attacco della speculazione - 05.11.2020

In un momento di grande difficoltà e preoccupazione per tutto il settore della ristorazione, dei bar e delle gastronomie, il Centro Agroalimentare Roma (CAR) ha deciso di adottare alcune misure straordinarie per sostenere ed accompagnare questi settori nevralgici per tutta la filiera agroalimentare.Dal 1 novembre 2020 l'ingresso al CAR sarà gratuito per tutti i ristoratori, titolari di gastronomie e bar per facilitare l'approvvigionamento di merce fresca e freschissima, sia nel comparto ortofrutta che per quello ittico. Basterà presentarsi al Centro Accoglienza del CAR con una copia dell'iscrizione alla Camera di Commercio indicante il codice ateco di appartenenza. Chi già in possesso di badge CAR, inerente le attività di cui alla promozione, avrà riaccreditati tutti gli ingressi utilizzati durante il periodo promozionale. "Con le chiusure anticipate di ristoranti bar e gastronomie - spiega Fabio Massimo Pallottini, direttore generale di CAR - si prevede che la perdita annuale per la filiera agroalimentare per Roma e Lazio sia superiore ai 10 miliardi di euro, di cui tra i 2 e 3 miliardi riguarderanno proprio i settori dell'ortofrutta dell'ittico. Cifre che fanno paura e che preoccupano per la "tenuta" del sistema. E' per questo che dovremmo cercare di agevolare la ristorazione almeno nelle attività di approvvigionamento". "Stare vicini alle esigenze e difficoltà causate alla categoria dell'agroalimentare da questa grave pandemia è un dovere per tutti noi. Queste iniziative occorrono a far sentire la nostra vicinanza e a dare coraggio".

Non solo l’emergenza Covid19 sta richiedendo estremi sforzi al Sistema Sanitario Nazionale, ma quest’ultimo deve anche fronteggiare gli attacchi di corrotti e speculatori. La cronaca giudiziaria ci racconta di una sanità sempre più aggredita e infiltrata: da febbraio a oggi sono ben 46 le indagini in corso per reati nel settore. Le recenti inchieste giornalistiche mostrano le commistioni pericolose tra sanità, politica e corruzione. Nei prossimi mesi il settore sanitario verrà alimentato con finanziamenti importanti, su cui i corruttori e gli affaristi hanno già messo gli occhi per arricchirsi, a danno della gente. Le aziende sanitarie, che in questi anni hanno costruito le loro strategie anticorruzione, non sono strutturate per gestire le nuove minacce, e chiedono supporto prima che sia troppo tardi. Per questo motivo "Transparency International Italia"  ha deciso di dare vita ad una nuova iniziativa in grado di dare aiuto e supporto ai responsabili anticorruzione delle aziende sanitarie aderenti. Nasce il "Forum per l’Integrità in Sanità", che apre ufficialmente i battenti oggi, sarà incentrato su tre attività principali: tavoli di lavoro interistituzionali, per proporre miglioramenti a livello normativo e di prassi nel contrasto alla corruzione in sanità; analisi accurate dei nuovi rischi di corruzione in sanità, per aiutare i responsabili delle aziende sanitarie a mettere in piedi e aggiornare efficaci sistemi di prevenzione; formazione altamente specialistica, dedicata a chi nelle strutture sanitarie ha la responsabilità della gestione delle politiche per la trasparenza e la lotta alla corruzione. “E’ troppo importante difendere il settore sanitario pubblico in questo momento: medici e amministrativi devono essere messi nelle condizioni di rispondere agli attacchi del Covid-19, senza doversi anche guardare le spalle da corrotti e corruttori. Oggi più che mai, ogni risorsa, ogni euro, spesi in sanità devono essere protetti e tutelati”, afferma Davide Del Monte, direttore di Transparency Italia.

Con noi: 

Fabio Massimo Pallottini, Direttore generale Centro Agroalimentare di Roma e presidente Italmercati;  

Davide Del Monte, direttore di Transparency  italia, organizzazione  che si occupa di azioni di contrasto alla corruzione nella sanità; 

Conduce: Luca Collodi, collaborazione Lorenzo Ottaviani. 

 

05 novembre 2020