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Il catechismo della Chiesa cattolica con i videogiochi. A Natale, la storia di Mosè in videogame - 06.07.2020

La storia di don Patrizio Coppola, sacerdote di Solofra (Av) che ha dato vita al campus universitario italiano del 'Valletta Higher Education Istitute (VHEI)', l'Università di Arte Digitale e Visiva con sede a Solofra, dove si forma la nuova generazione di professionisti che progettano videogiochi e cartoni animati.  Il 90% dei laureati lavora già in aziende videoludiche e di
intrattenimento e nella produzione di cartoni animati.  Don Patrizio, cappellano dell'ospedale di Solofra, che ammette di giocare ai videogiochi ma non più di due ore al giorno e solo di sera, è soprannominato Padre Joystick, proprio per questa sua passione. Sta lavorando al catechismo della Chiesa cattolica da lanciare usando la Playstation e un videogioco. "Il nostro primo videogioco sarà pronto per Natale e avrà per protagonista Mosè che deve superare dieci muri-livelli per scalare il monte Sinai, prendere le tavole della Legge e annunciare i dieci comandamenti. Poi lavoreremo sui Sacramenti, l’importante è utilizzare sempre il linguaggio dei ragazzi". "Ho fatto un sondaggio tra i ragazzi, chiedendo:  se facessi fare il catechismo con il videogioco tu lo faresti? Mi hanno risposto tutti di sì. Ecco allora che bisogna intervenire con un piccolo appeal, in modo che queste realtà possano entrare nelle parrocchie e nelle scuole".

Siamo arrivati a 36 giorni di digiuno e di preghiera di Fratel Biagio, fondatore della Missione Speranza e Carità di Palermo che accoglie 1100 poveri. Fratel Biagio si trova in ritiro in una grotta sulle montagne della Sicilia, immerso nella natura, dove vive nella preghiera e nell’ascolto della parola di Dio. Fa digiuno e ogni giorno si nutre dell’Eucarestia, come è nel suo stile di vita, in quanto consacrato laico. Il missionario prega e fa penitenza per la conversione di tutti noi verso il bene comune, il missionario ha accusato dei dolori e cammina solo nelle immediate vicinanze della grotta, "i suoi occhi sono ricolmi di luce, sottolinea il portavoce Riccardo Rossi, e sente nel suo cuore di continuare il digiuno fino al quarantesimo giorno". 

Con noi: 

don Patrizio Coppola, cappellano Ospedale di Solofra (provincia di Avellino e diocesi di Salerno), fondatore della prima Università del videogioco;  

Riccardo Rossi, portavoce Comunità ‘Missione Speranza e Carità’ di Palermo, fondata dal missionario laico fratel Biagio; 

Conduce: Luca Collodi 

06 luglio 2020