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Meter: l'inerzia dei governi nella lotta alla pedopornografia nel mondo - 03.06.2020

Il 'Rapporto 2020' dell’Associazione Meter scova 7 milioni di foto, 1 milione di video, 320 chat pedopornografiche. L’inerzia dei governi e l’inefficienza delle forze dell’Ordine nel mondo rallentano il  contrasto di questo crimine globale. Il bilancio dell’impegno profuso dall’Osservatorio mondiale contro la pedofilia (Osmocop) presso Meter è come ogni anno drammatico, per gli abusi e le violenze sessuali subite da bambini da 0 a 13 anni. Oltre 7 milioni le foto segnalate lo scorso anno, il doppio che nel 2018; poco meno di un milione i video; in aumento le chat. Dal 2014 ad oggi l’osservatorio di Meter ha monitorato più di 16 milioni di foto, 3 milioni e 500 mila video, oltre 12 mila 500 archivi e 1022 chat di contenuti pedofili. Dietro questi numeri i corpi di vittime innocenti oggetto di turpi mercati per il piacere di pedofili on line, coperti dall’anonimato della rete. I bambini sono una merce da vendere ed i più richiesti nelle foto sono quelli tra 8 e 12 anni (oltre 5 milioni e mezzo), a seguire quelli dai 3 ai 7 anni (più di 1 milione 320 mila), infine da 0 a 2 anni (oltre mila 7 e 600).  Vi sono 30 nazioni coinvolte nelle denunce di Meter.  Al primo posto Haiti, poi Francia e Nuova Zelanda, in una geografia che nei cinque continenti rispecchia l’offerta, la domanda e i paradisi digitali, dove registrarsi con meno spese e controlli, in un commercio senza confini fisici che in massima parte viaggia nel cosidetto deep web, zona sommersa della rete, dove si intrecciano ogni sorta di attività criminali, facilitate dalla difficoltà o anche impossibilità di essere tracciate e quindi perseguite dalle forze dell’ordine, grazie anche alla velocità con cui vengono impiantate e smantellate in breve tempo. Può capitare che una collezione di foto o video pedopoonografici resti a disposizione solo 24 ore.

Dall'ambulatorio solidale di Tor Bella Monica a Roma, la conferma della povertà che avanza nelle periferie romane. I soldi non sono sufficienti per mangiare e curarsi e spesso si trascura la cura della salute umana per trovare da mangiare per la famiglia. L'impegno della Medicina solidale nelle periferie in collaborazione con l'Elemosineria Apostolica. 

Con noi:

don Fortunato Di Noto, parroco, fondatore e presidente dell'Associazione Meter - dalla parte dei bambini; 

Lucia Ercoli, medico, direttrice dell'ambulatorio di Medicina Solidale; 

Conduce: Luca Collodi 

03 giugno 2020