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Il bilancio 2020 dell'Azione Cattolica - Covid-19, Mondragone: per il vescovo Piazza "il modo umorale di affrontare la questione aggrava il problema" - 26.06.2020

"Rendicontare con trasparenza agli oltre 270.753 soci, ma anche alla Chiesa e alla società, quello che l'Azione Cattolica è oltre a quello che fa. Capaci di stare dentro al difficile confronto pubblico del nostro tempo, individuando non solo i temi decisivi ma anche toni e stili con cui mediare il dialogo in una società in crisi, divisa e contrapposta”. Così il presidente nazionale di Azione Cattolica italiana, Matteo Truffelli, nell’incontro di presentazione del secondo Bilancio di sostenibilità di Ac (anno 2020, su dati 2019), trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Associazione. I numeri: l’ AC ha generato un valore economico pari a 4.483.872 euro, di cui l’83% da adesioni all’Associazione, il 2% da affitti, l’11% da contributi per iniziative nazionali. Di contro sono stati distribuiti sul territorio 4.337.576 euro (+1,3% rispetto al bilancio 2018) di cui il 35% per le retribuzioni dei 35 dipendenti,  il 22% per i costi operativi, il 15% per la comunicazione, il 13% per i costi di iniziative nazionali, l’8% per gli organi istituzionali dell’AC, il 4% per investimenti nella comunità, il 2% in tasse.  I soci che aderiscono all’AC sono 270.753, in calo del 4,3% rispetto al 2018, in maggioranza donne (61,7%) e uomini (38,3%), così suddivisi: adulti 40%, giovani dai 15 ai 30 anni il 19,7%, i ragazzi pari al 40,3%.

"Seguo passo passo le tensioni che si sono generate a Mondragone (Caserta) per il focolaio di Covid-19 nelle case ex Cirio. Penso che debbano essere le realtà sociali e le associazioni, oltre a quelle istituzionali, a riprendere in mano la situazione per evitare che non prevalgano frange di soggetti che in modo umorale agiscono su un tema così delicato a livello umano e cristiano”. Lo afferma mons. Orazio Francesco Piazza, vescovo di Sessa Aurunca, commentando quanto sta avvenendo a Mondragone, dopo l’insorgere di un focolaio di coronavirus in queste case, con una cinquantina di contagi rilevati finora soprattutto nella comunità bulgara, e la conseguente zona rossa istituita dalla Regione Campania limitata alle case ex Cirio. “Il modo umorale di affrontare la questione non è la strada per risolvere un problema che ora esplode in modo così virulento ma che è già rilevante da tempo e sul quale ho già richiamato l’attenzione, chiedendo un intervento, l’anno scorso, durante la visita pastorale, quando sono stato dentro i palazzi ex Cirio, dove vivono, oltre ai più numerosi bulgari, alcuni dei quali di etnia rom, anche famiglie povere italiane”.  “La Chiesa verso tutti loro ha sempre avuto attenzione, ma dobbiamo registrare una difficoltà di dialogo. Tra i problemi, la fortissima dispersione scolastica tra i bambini bulgari".

Con noi: 

Matteo Truffelli , Docente di Storia delle Dottrine Politiche, presidente nazionale di Azione Cattolica italiana; 

mons. Orazio Francesco Piazza, vescovo di Sessa Aurunca (Caserta); 

Conduce: Luca Collodi 

 

26 giugno 2020