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Libia: i migranti prime vittime di una guerra per procura

Il conflitto libico ha assunto le caratteristiche di una vera e propria guerra per procura. I grandi contendenti, Russia e Turchia, con i loro sistemi di alleanze alimentano il caos nel paese nordafricano senza lasciare alcuno spazio ad iniziative diplomatiche dirette a rilanciare il dialogo. Il grandi assenti sono ancora una volta l'Union europea ed i suoi stati membri. Una nuova occasione per rilanciare l'iniziativa europea potrebbe emergere con il semestre a guida tedesca sulla scia della Conferenza di Berlino del gennaio scorso. Una forte presa di responsabilità degli attori internazionali nei confronti della Libia è stata auspicata domenica da Papa Francesco, che ha fatto riferimento alla drammatica situazione dei migranti e dei profughi bloccati nel paese in condizioni disumane. I continui naufragi di quanti cercano di fuggire dalla Libia ed i rimpatri operati dalla guardia costiera libica fanno dei migranti le primi vittime di una guerra in cui le loro vite sono trattate al pari di armi non convenzionali.

 

Ospiti della trasmissione:

Nello Scavo, giornalista di Avvenire e autore di numerose inchieste sul traffico dei migranti dalla Libia

Arturo Varvelli, direttore dell'ufficio romano del European Council on Foreign Relations

Conduce: Stefano Leszczynski

15 giugno 2020