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A Milano nasce il "Muro della gentilezza", iniziativa contagiosa in Italia e nel mondo - prima parte

Cura e conduzione: Paola Simonetti

Ospite: Sara Capurso - Autrice per "Italia che cambia" 

I muri non sono sempre fatti per dividere e arginare sconfinamenti: un paio di giorni fa a Milano è stato inaugurato il primo “Muro della gentilezza” della città, ovvero la parete di un quartiere dove lasciare appesi cappotti, ma anche altri oggetti di prima necessità a uso e consumo di chi ne ha bisogno. Parliamo del quartiere di Milano dove si trovava la vecchia “Fabbrica del vapore”, in via luigi Nono:   “Cappotti, sciarpe, cappelli, maglioni, stivali. Si trova di tutto – ha scritto Federica Venni su la Repubblica due giorni fa-. È un muro che abbraccia i senzatetto, ad esempio, ma non solo. Un punto di scambio, aperto notte e giorno. Di "wall of kindness" in giro per il mondo ce ne sono moltissimi”(…). (…) Quello di via Luigi Nono 9, davanti al Cimitero Monumentale – prosegue il pezzo di Repubblica - è il primo muro milanese e ad averlo allestito sono le associazioni e i collettivi che gestiscono uno spazio culturale occupato, il "Tempio del futuro perduto", che ha l'ingresso proprio lì accanto.”. Una iniziativa quella milanese che riapre l’attenzione di gesti di solidarietà concreti che in verità in Italia non mancavano neppure prima: a Roma un muro della gentilezza si trova sulla Cassia, a La Storta, periferia nord- ovest della città, e a Bologna il consiglio comunale ha approvato una proposta che ne prevede diversi in tutta la città”.
Ed è bene però ricordare che l’idea in realtà non è nostrana, ma di matrice straniera… getta le sue radici in un paese nel quale in questi giorni spirano venti di guerra preoccupanti e dove le tensioni sono altissime con gli Stati Uniti, l’Iran. 

10 gennaio 2020