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Angelus 18 settembre 2022

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Nella sua catechesi all'Angelus, il Papa sottolinea l’intraprendenza di quell’amministratore disonesto della parabola che scoperto a rubare, mette in moto tutte le sue capacità per cercare una soluzione prevedendo la perdita del lavoro. Rifacendosi alle parole di Gesù, Francesco osserva che a fronte della scaltrezza di chi opera nelle tenebre, chi segue Gesù nei momenti di crisi spesso si scoraggia e cada nel vittimismo. Invece "si potrebbe anche essere scaltri secondo il Vangelo, essere svegli e attenti per discernere la realtà, essere creativi per cercare soluzioni buone, per noi e per gli altri".

L’amministratore della parabola offre uno sconto a coloro che sono in debito con lui, se li fa amici sperando nel loro aiuto futuro. E il Papa commenta: "Ecco allora l’invito di Gesù: non usate i beni di questo mondo solo per voi stessi e per il vostro egoismo, ma servitevene per generare amicizie, per creare relazioni buone, per agire nella carità, per promuovere la fraternità ed esercitare la cura verso i più deboli. Francesco afferma che anche oggi c’è tanta corruzione e tanti egoismi che dominano le scelte dei singoli e delle istituzioni”, noi cristiani, conclude, non dobbiamo “restare indifferenti” ma impegnarci per “generare amicizia sociale”.

18 settembre 2022