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Angelus 30 gennaio 2022

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Papa Francesco, all'Angelus, commenta il brano del Vangelo che racconta la prima predicazione di Gesù a Nazaret. “Nessun profeta è bene accetto nella sua patria” afferma Gesù che corre ugualmente il rischio di predicare nella sua città. I compaesani non lo accolgono, sono ostili, vogliono vedere dei segni prodigiosi che Gesù non compie. "Possiamo chiederci - afferma il Papa- perché, se prevede un fallimento, va lo stesso al suo paese?". E'una domanda, prosegue " che ci aiuta a capire meglio Dio. Egli, davanti alle nostre chiusure, non si tira indietro. Lui va avanti". E noi accogliamo il Signore? E' la domanda che Francesco rivolge a tutti noi sottolineando che solo nella “disponibilità e nell’umiltà", è possibile incontrare Dio e lasciarsi incontrare da lui. Afferma ancora che Gesù ci chiede di accoglierlo nella realtà quotidiana, nella Chiesa di oggi, in chi abbiamo vicino ogni giorno, "nella concretezza dei bisognosi, nei problemi della tua famiglia, nei genitori, nei figli, nei nonni, accogliere Dio lì". Il Signore ci chiede "una mente aperta e un cuore semplice" conclude Francesco.

 

30 gennaio 2022