Cerca

Francesco: Cristo asceso al cielo porta la nostra umanità in Dio e intercede per noi

Nella domenica in cui in Italia e in molti altri Paesi si celebra l’Ascensione del Signore, al Regina Caeli Francesco risponde a due interrogativi: perché festeggiare la partenza di Gesù dalla terra? cosa fa adesso Lui in cielo? Ha portato con sé la nostra stessa carne davanti al Padre e gli presenta le piaghe degli uomini

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

Con l’Ascensione è accaduta una cosa nuova e bellissima: Gesù ha portato la nostra umanità, la nostra carne in cielo - è la prima volta - cioè l'ha portata davanti a Dio. Quell’umanità, che aveva preso in terra, non è rimasta qui, Gesù, dopo essere risorto non era uno spirito, no, aveva il corpo umano, la carne, le ossa, tutto, e lì sarà per sempre.

Spiega così Papa Francesco, al Regina Caeli, in una piazza San Pietro rischiarata da un tiepido sole e dove sono radunati 25mila fedeli, che cos’è l’Ascensione del Signore, festa che si celebra oggi in Italia e in molti altri Paesi, ben nota, ma che può far sorgere delle domande: “perché festeggiare la partenza di Gesù dalla terra?" Il suo congedo sembrerebbe un momento triste, non qualcosa di cui gioire; e poi “cosa fa Gesù adesso in cielo?”.

Il cielo è il posto che Gesù è andato a prepararci

Riguardo il primo interrogativo, il Papa chiarisce che dal giorno in cui Gesù è asceso al cielo, Dio stesso "non è più solo spirito, ma per quanto ci ama reca in sé la nostra stessa carne, la nostra umanità”. Questo ci indica che il nostro destino è al suo fianco, perciò, aggiunge Francesco, oggi festeggiamo "la conquista del cielo, Gesù che torna al Padre ma con la nostra umanità". "E così il cielo è un po' nostro" Gesù ha aperto la porta e il suo corpo è lì", sottolinea il Papa, che poi si sofferma su “che cosa fa Gesù in cielo”.

Lui sta per noi davanti il Padre, gli mostra continuamente la nostra umanità, mostra le piaghe. A me piace pensare che Gesù davanti il Padre prega così, facendogli vedere le piaghe: questo è quello che ho sofferto per gli uomini, fai qualcosa. Gli fa vedere il prezzo della redenzione. Il Padre si commuove, questa è una cosa che mi piace pensare. Ma pensate voi, così prega Gesù, Lui non ci ha lasciati soli. Infatti, prima di ascendere ci ha detto, come riporta il Vangelo di oggi: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. È sempre con noi, ci guarda, è sempre vivo con noi, per intercedere, per intercedere a nostro favore.

Una panoramica di piazza San Pietro
Una panoramica di piazza San Pietro

Cristo intercede per noi davanti a Dio

Dunque, Gesù è nel “luogo” migliore, davanti al Padre suo e nostro, per intercedere a nostro vantaggio”, continua Francesco che definisce fondamentale l'intercessione e invita a "non perdere la speranza, a non scoraggiarsi", perchè davanti al Padre c'è qualcuno che fa vedere le piaghe degli uomini e intercede.  Al termine della preghiera il Papa ha salutato diversi gruppi di fedeli radunati in piazza San Pietro per ascoltare il regina Caeli, tra cui le associazioni impegnate per la difesa della vita umana. 

Alcuni fedeli presenti in piazza San Pietro
Alcuni fedeli presenti in piazza San Pietro

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

21 maggio 2023, 12:20

Cos’è il Regina Coeli ?

L’antifona Regina Coeli (o Regina Caeli) è una delle quattro antifone mariane (le altre sono l’Alma Redemptoris Mater,  l’Ave Regina Coelorum e il Salve Regina).

Fu Papa Benedetto XIV, nel 1742, a prescrivere che venisse recitata al posto dell’Angelus e stando in piedi, come segno di vittoria sulla morte, durante il Tempo Pasquale, cioè dalla domenica di Pasqua fino al giorno di Pentecoste.

Viene recitata, come l’Angelus, tre volte al giorno: all’alba, a mezzogiorno e al tramonto, per consacrare la giornata a Dio e a Maria.

Questa antica antifona risalirebbe, secondo una pia tradizione,  al VI o al X secolo, mentre la sua diffusione è documentata dalla prima metà del XIII secolo, quando viene inserita nel Breviario francescano. È composta da quattro brevi versi ciascuno dei quali si conclude con l’Alleluia, ed è la preghiera che i fedeli rivolgono a Maria, Regina del Cielo, per gioire con lei della resurrezione di Cristo.

Papa Francesco, il 6 aprile 2015, proprio durante la recita del Regina Coeli nel giorno successivo alla Pasqua, ha consigliato quale deve essere la disposizione del cuore quando si recita questa preghiera:  

“… ci rivolgiamo a Maria invitandola a rallegrarsi, perché Colui che ha portato in grembo è risorto come aveva promesso, e ci affidiamo alla sua intercessione. In realtà, la nostra gioia è un riflesso della gioia di Maria, perché è Lei che ha custodito e custodisce con fede gli eventi di Gesù. Recitiamo dunque questa preghiera con la commozione dei figli che sono felici perché la loro Madre è felice”.

Ultimi Angelus / Regina Coeli

Leggi Tutto >