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Il Papa si appresta a partire per l'Ungheria, suo 41mo viaggio apostolico Il Papa si appresta a partire per l'Ungheria, suo 41mo viaggio apostolico

Francesco in viaggio in Ungheria per costruire ponti tra i popoli

Il Papa ribadisce la missione del 41.mo viaggio apostolico nel telegramma inviato al presidente Mattarella dopo il decollo, alle 8.21, dall'aeroporto di Fiumicino. Un viaggio, scrive il capo dello Stato italiano in un messaggio, che invita a riflettere sulla “necessità di ristabilire l’ordine internazionale brutalmente violato e sanare le immani sofferenze determinate dall’aggressione all’Ucraina”. Prima di lasciare Santa Marta il Pontefice ha incontrato 15 senza dimora

Tiziana Campisi - Città del Vaticano

Accompagnato dal motto “Cristo è il nostro futuro”, Papa Francesco è decollato alle 8.21 dall’aeroporto di Fiumincino verso l’Ungheria, dove si tratterrà fino al 30 aprile. Tutti gli impegni del 41.mo viaggio apostolico, che il Papa ha affidato alla Vergine recandosi due giorni fa nella basilica di Santa Maria Maggiore, sono in programma a Budapest. Prima di lasciare Casa Santa Marta il Papa ha ricevuto il saluto di quindici persone senza dimora che vivono nei pressi di San Pietro, accompagnati dal prefetto del Dicastero per la Carità, il cardinale Konrad Krajewski. Francesco torna nel Paese a due anni dal Congresso Eucaristico Internazionale e, dopo Giovanni Paolo II nel '91 e nel '96, è il secondo Pontefice a recarsi nella nazione ungherese. In volo con lui, sull’Airbus A320neo di Ita Airwais ad impatto ambientale zero CO2, oltre 75 persone tra giornalisti (73 di cui 8 ungheresi), fotografi, producer, cameramen e tecnici di 10 diverse nazionalità e un equipaggio di 3 piloti e 6 assistenti di volo.

Un viaggio che invita a sanare le sofferenze causate all’Ucraina

Come di consueto, dopo il decollo, il Pontefice ha inviato i suoi saluti al presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. In un telegramma Francesco scrive di raggiungere l’Ungheria “mosso dal desiderio di incontrare i fratelli nella fede e testimoniare l’importanza di costruire ponti tra i popoli”. Mattarella, a sua volta, in un messaggio fatto pervenire al Papa, scrive che il  suo "viaggio apostolico in una terra culla di antiche tradizioni cristiane, molto prossima ai luoghi in cui si consumano le indicibili violenze russe ai danni del popolo ucraino, chiama ancora una volta a riflettere sull’assoluta necessità di ristabilire l’ordine internazionale brutalmente violato e di sanare le immani sofferenze determinate dall’aggressione all’Ucraina". Il capo dello Stato conclude il suo messaggio affermando di essere certo che la testimonianza del Pontefice "incoraggerà il popolo magiaro a perseguire cammini di fratellanza e accoglienza". Durante il viaggio, sorvolando la Croazia, Francesco ha indirizzato un telegramma anche al presidente Zoran Milanović per “un saluto augurale”, esteso a tutto il Paese, assicurando le sue preghiere “affinché Dio Onnipotente conceda alla nazione i suoi doni di fraternità, gioia e pace”.

Il racconto di Massimiliano Menichetti in aereo verso l'Ungheria

Gli impegni di oggi

L’atterraggio nella capitale, all’aeroporto Ferenc Liszt, è previsto tra poco meno di due ore. Il Papa viene accolto dal nunzio apostolico, monsignor Michael Wallace Banach, e dall’ambasciatore d’Ungheria presso la Santa Sede, Eduard Habsburg-Lotharingiai, e poi dal vice primo ministro Zsolt Semjén, subito dopo si sposta a Palazzo Sándor, per incontrare il presidente della Repubblica Katalin Novák e il primo ministro Viktor Orbán. Raggiunge, poi, l’ex Monastero Carmelitano, dove tiene il suo primo discorso, quello alle autorità, alla società civile e al corpo diplomatico. Terminato il primo impegno della giornata, Francesco si reca alla nunziatura apostolica che lo ospiterà nei tre giorni della sua visita apostolica. Nel pomeriggio è previsto un solo appuntamento, l’incontro - alle 17 - con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, i seminaristi e gli operatori pastorali nella basilica di Santo Stefano, durante vengono presentate al Papa alcune testimonianze.

La seconda giornata

Il 29 aprile, Francesco, dedica la prima parte della mattina a una visita privata, quella all’Istituto cattolico per ciechi e Casa speciale per bambini Beato László Batthyány-Strattman, dove è atteso alle 8.45. Mezz’ora dopo, nella chiesa di Santa Elisabetta d’Ungheria, si svolge l’incontro con i poveri e i rifugiati. Qui il Papa, ascoltate le storie di tre famiglie, pronuncia il suo terzo discorso. Prima di rientrare alla nunziatura apostolica è prevista la visita alla comunità greco-cattolica nella chiesa Protezione della Madre di Dio. Nel pomeriggio, alle 16.30, uno dei momenti più attesi: l’appuntamento con i giovani alla Papp László Budapest Sportaréna. Al termine Francesco torna alla nunziatura, dove, lo aspettano, per un incontro privato i membri della Compagnia di Gesù che vivono in Ungheria. 

I due appuntamenti di domenica

L’ultimo giorno del Papa a Budapest, il 30 aprile, si apre con la Messa nella piazza Kossuth Lajos, nel cuore della città. Francesco conclude la celebrazione con il Regina Caeli, quindi torna per il pranzo in privato alla nunziatura apostolica. Nel pomeriggio, l’ultimo incontro del viaggio apostolico, quello con il mondo universitario e della cultura, in programma alle 16 alla facoltà di Informatica e Scienze Bioniche dell’Università Cattolica Péter Pázmány, facoltà unica in Ungheria, e persino in Europa, che combina lo studio dell’ingegneria elettronica e informatica con la biologia molecolare e neurale e la medicina e che quest’anno, celebra il suo 25.mo anniversario di fondazione. Pronunciato il suo sesto discorso, il Papa si intrattiene con alcuni rappresentanti dell’ateneo e poi si reca all’aeroporto per fare rientro in Vaticano. Il decollo dell’airbus che porterà Francesco a Roma, all’aeroporto di Fiumicino, è previsto alle 18, dopo la cerimonia di congedo. Durante il volo, come di consueto, il Papa dialogherà con i giornalisti che lo hanno seguito per il suo 41.mo viaggio apostolico.

 

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28 aprile 2023, 08:00