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L'incontro di Papa Francesco con i dirigenti e il personale dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza in Vaticano L'incontro di Papa Francesco con i dirigenti e il personale dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza in Vaticano 

Sicurezza in Vaticano, Francesco: garantirla con stile, pazienza e dignità per tutti

Nel ricevere i membri dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza, il Papa ha rivolto parole di stima e gratitudine a quanti si occupano di tutelare l'ordine pubblico, in collaborazione con la Gendarmeria: abbiate attenzione costante alla dignità di ognuno, il vostro lavoro favorisce l'incontro di tanti con Gesù

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Papa Francesco si rivolge al capo della polizia, al prefetto, ai dirigenti, ai funzionari e agli agenti dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza che svolge servizio presso il Vaticano. L’incontro è un’occasione, afferma, per esprimere a tutti i presenti “la mia stima e il mio apprezzamento” con particolare riferimento ai mesi di pandemia in cui, afferma, "avete saputo modulare bene il vostro lavoro coniugando le disposizioni sanitarie e le norme dell’ordine pubblico con le esigenze dei pellegrini". Il Papa dice ancora:

Si deve anche alla vostra professionalità se la vita intorno a questi luoghi sacri e alla Città del Vaticano si è svolta con serenità. Questo è frutto del vostro lavoro: grazie. La vostra vigilanza diurna e notturna tutela le persone che si recano a pregare in Basilica e che vengono ad incontrarmi. La vostra puntuale attività facilita anche le manifestazioni spirituali e religiose che si tengono in piazza, come pure le visite dei turisti.

Prendersi cura delle persone

Quella degli uomini dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza è un'opera delicata, sottolinea Francesco, riconoscendo loro l'impegno di svolgerla con pazienza e disponibilità “anche nelle situazioni più complesse”. Francesco ricorda anche l’assidua collaborazione prestata durante i suoi spostamenti a Roma o le visite pastorali in Italia.

Vi sono grato anche per lo stile: la vostra è una presenza discreta e nello stesso tempo efficace, resa ancora più proficua dalla collaborazione con la Gendarmeria Vaticana. Oltre ad esprimervi la mia gratitudine, vorrei incoraggiarvi, perché il vostro servizio, a volte arduo, sia sempre sostenuto dalla sua motivazione fondamentale, cioè prendersi cura delle persone, tutelando la dignità e l’incolumità di ciascuno. Questo è tanto prezioso.

Dio ha sempre pazienza con noi

La persona, aggiunge a braccio il Papa, deve essere messa al centro sempre, anche in occasione di circostanze particolari: 

Forse qualcuno viene con richieste o alle volte con problemi o con esigenze che non sono giuste, sono un po’ pesanti, alle volte. Ma grazie della vostra pazienza e di trattare le persone come sono, nella vita. Così ci tratta Dio a noi, eh? Così.

Voi favorite l'incontro di turisti e pellegrini con Gesù

Papa Francesco fa quindi riferimento alla Festa della Presentazione del Signore al Tempio, detta anche “festa dell’incontro”, celebrata ieri. Ricorda che il Vangelo letto narra dell’incontro di Maria e Giuseppe, giovani genitori, con i due anziani Simeone e Anna. Al centro c’è Gesù. E prosegue:

Viene da pensare che voi, con il vostro lavoro, permettete che anche qui accadano tanti incontri dove il Signore è al centro. Nel tempio di Gerusalemme Egli venne accolto. Il vostro servizio consente che Gesù sia ancora accolto da tanta gente. San Giuseppe e la Madonna, che lo hanno introdotto nel tempio, veglino su di voi e vi custodiscano.

A loro il Papa dice di affidare “le speranze e le preoccupazioni” che i partecipanti all’udienza portano nel cuore e per loro assicura le sue preghiere.

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03 febbraio 2022, 12:30