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Francesco: anche i migranti costruiscono il futuro del mondo

Reso noto il titolo del Messaggio del Papa per la prossima Giornata mondiale dedicata ai rifugiati e a chi migra in cerca di una nuova patria: va riconosciuto e promosso il loro contributo per lo sviluppo integrale delle società, "senza escludere nessuno"

Adriana Masotti - Città del Vaticano

“Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”: questo il titolo scelto da Papa Francesco per il suo annuale Messaggio in occasione della 108.ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà domenica 25 settembre 2022. Il tema, si legge nel comunicato della Sezione Migranti e Rifugiati del dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, reso noto dalla Sala Stampa vaticana, “intende evidenziare l'impegno che tutti siamo chiamati a mettere in atto per costruire un futuro che risponda al progetto di Dio senza escludere nessuno”.

Il contributo dei migranti allo sviluppo di tutti

Due le parole sottolineate dal dicastero: ‘Costruire’ e ‘con’. Significano, si spiega nel testo, “riconoscere e promuovere il contributo dei migranti e dei rifugiati” nella costruzione del futuro “perché solo così si potrà edificare un mondo che assicuri le condizioni per lo sviluppo umano integrale di tutti e tutte”. Il messaggio di Papa Francesco sarà suddiviso in sei sottotemi e “approfondirà alcune componenti essenziali del contributo dei migranti e dei rifugiati - reale e potenziale - alla crescita sociale, economica, culturale e spirituale delle società e delle comunità ecclesiali”.

In preparazione materiale informativo e sussidi

Per sostenere la preparazione alla celebrazione della Giornata, a partire dalla fine di marzo, la sezione Migranti e Rifugiati avvierà una campagna di comunicazione finalizzata a favorire un’adeguata comprensione del tema e dei sottotemi del Messaggio del Papa attraverso sussidi multimediali, materiale informativo e riflessioni teologiche.

Padre Baggio: un appello a superare i pregiudizi

Un titolo, quello scelto dal Papa, per la Giornata mondiale 2022 che ci esorta a guardare i migranti e i rifugiati con uno sguardo nuovo e diverso, non come un peso, un'emergenza, una zavorra per le nostre società, ma come una ricchezza. Lo conferma ai microfoni di Vatican News, lo scalabriniano padre Fabio Baggio, sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati del dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale:

Ascolta l'intervista a padre Fabio Baggio

Padre Baggio, Francesco afferma che dobbiamo costruire il futuro insieme a quanti sono costretti a fuggire o lasciano le loro terre alla ricerca di una vita migliore. Per tanti di noi si tratta di un cambio di mentalità...

Si tratta di un appello che il Santo Padre vuol rivolgere un po' a tutti e a tutte, l'appello di costruire il futuro con i migranti e i rifugiati. E quando parliamo dei migranti e dei rifugiati, ci riferiamo ovviamente a due delle categorie di persone che fanno parte degli abitanti delle periferie esistenziali. Naturalmente l'invito e l'appello si dirige a tutte quelle persone che bisogna coinvolgere nel futuro che vogliamo costruire e che in nessun modo devono essere lasciati fuori, soprattutto i più vulnerabili, ma al tempo stesso, è anche un appello a considerare quel potenziale contributo che anche migranti e rifugiati possono dare a questa costruzione. Perché molto più in là dei pre-concetti e dei pregiudizi, che esistono nei loro confronti, i migranti e i rifugiati, anche quelli che vengono da esperienze drammatiche, sono normalmente pronti, volenterosi, vogliono dare il loro contributo alla costruzione di un mondo migliore, magari migliore di quello che hanno lasciato per varie ragioni ed è per questo che la loro volontà, il loro entusiasmo, la loro intraprendenza e le loro capacità costituiscono una ricchezza per le società che li accolgono. E, al tempo stesso, considerando anche gli effetti transnazionali del loro migrare, una ricchezza per gli stessi Paesi che li hanno visti partire e che vedranno però ritornare, attraverso diverse forme, anche quanto i migranti hanno portato con sè e hanno accresciuto nella loro esperienza migratoria.

Nel comunicato che il suo dicastero ha diffuso si parla di contributo "reale e potenziale". Forse proprio per sottolineare la necessità, appunto, di riconosce e favorire questo contributo...

Negli ultimi anni ci sono stati studi di organizzazioni internazionali - l'Unesco, la Banca mondiale, solo per citarne alcuni - che hanno sottolineato il contributo che migranti e rifugiati già stanno dando alla costruzione del nostro presente e del nostro futuro. Ora si tratta di vedere quanto, invece, rimane inespresso di questo potenziale, quanto potenziale non ha trovato il modo e 'l'aeroporto' in cui atterrare, quell'autostrada su cui poter essere incamminato per poter esprimersi nella sua interezza. Ecco, in questo senso il Santo Padre si appella e dice: quando parliamo di potenziale non ci riferiamo solo alla questione economica che, pur essendo importante, è una delle dimensioni dello sviluppo umano integrale, ma ci riferiamo anche alla dimensione sociale, arricchimento culturale, spirituale e non ultimo anche a tutti quei migranti cristiani cattolici che vengono ad arricchire con la loro freschezza e con il loro entusiasmo anche le nostre comunità.

Il tema del Messaggio di Papa Francesco sarà suddiviso in sei sottotitoli: può darci qualche anticipazione a riguardo?

Posso dire che il Messaggio viaggerà intorno a quelle che sono le varie realtà del contributo reale e potenziale dei migranti. Quindi ogni sottotitolo evidenzierà una di queste dimensioni, ovviamente, aspettiamo il Messaggio e diciamo, come siamo soliti fare, che la nostra campagna di preparazione che parte già dal mese di marzo rivelerà, ancor prima del messaggio, alcuni di questi punti.

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22 febbraio 2022, 12:15