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Oggi, rivela l’ILO, sono 112 milioni i minori che prestano attività lavorativa nell’agricoltura sottoposti a diverse forme di schiavitù Oggi, rivela l’ILO, sono 112 milioni i minori che prestano attività lavorativa nell’agricoltura sottoposti a diverse forme di schiavitù 

Lavoro minorile, il Papa: la logica della cura prevalga sul profitto

In un messaggio a firma del Segretario di Stato e indirizzato al Global Solutions Forum “Agire insieme per porre fine al lavoro minorile nell’agricoltura”, al via oggi, Francesco si rivolge ai partecipanti esperti del settore per auspicare, contro il flagello dello sfruttamento dei più piccoli, misure di protezione per loro e per le famiglie in particolare nel campo agricolo dove l'emergenza è allarmante. E' l'investimento - scrive- più redditizio che l'umanità possa fare

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

Quando il lavoro minorile diventa sfruttamento, “ferisce crudelmente l’esistenza dignitosa e lo sviluppo armonioso dei più piccoli, limitando considerevolmente le loro opportunità di futuro, poiché riduce e lede la loro vita per soddisfare i bisogni produttivi e lucrativi degli adulti”. E' l’allarme lanciato dal Papa nel messaggio, a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, inviato oggi al direttore generale della Fao Qu Dongyu per la sessione inaugurale del Global Solutions Forum “Agire insieme per porre fine al lavoro minorile nell’agricoltura”. Voluto insieme all’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), all’International Partnership for Cooperation on Child Labour in Agriculture (IPCCLA) e ad Alliance 8.7, l’evento si svolge fino a domani on line nel contesto dell’Anno internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile e intende dar vita a un’azione globale, identificando soluzioni concrete, per sradicare l’impiego dei bambini nel mondo rurale.

Il lavoro minorile in crescita con la pandemia

Oggi, rivela l’ILO, sono 112 milioni i minori che prestano attività lavorativa nell’agricoltura. A far crescere i numeri la pandemia, che ha spinto sempre più bambini, evidenzia Francesco, ad abbandonare la scuola facendoli finire “nelle grinfie di questa forma di schiavitù”. “Per molti di questi nostri piccoli fratelli, non andare a scuola significa non solo perdere opportunità che li renderanno capaci di affrontare le sfide dell’età adulta - prosegue il Papa - ma anche ammalarsi, ossia vedersi privati del diritto alla salute, a causa delle deplorevoli condizioni in cui devono svolgere i compiti che vengono vilmente si esigono da loro”. Francesco sottolinea inoltre che, soprattutto nel settore agricolo, sono migliaia i minori “costretti a lavorare instacabilmente, in condizioni estenuanti, precarie e avvilenti, subendo maltrattamenti, abusi e discriminazione” e rimarca che la situazione è ancor più sconfortante quando i genitori sono costretti a mandare i figli a lavorare perché senza il loro contributo non sarebbero in grado di mantenere la famiglia.

Un "grido potente" in difesa della felicità dei bambini

“Da questo incontro si levi potente un grido che esiga dalle istanze internazionali e nazionali competenti la difesa della serenità e della felicità dei bambini!" auspica Francesco riguardo al Global Solutions Forum, aggiungendo che la protezione dei bambini è "l’investimento più redditizio che l'umanità può fare". Proteggere i bambini signfica rispettare il tempo della loro crescita, rileva il Papa, ma anche adottare misure incisive per aiutare le famiglie affinché non siano costrette a mandare i figli nei campi per aumentare i loro bassi redditi. Per Francesco occorre agire in modo tale da aprire orizzonti che trasformino i bambini in "cittadini liberi, onesti e solidali" e per questo sono necessari sistemi giuridici opportuni ed efficaci, sia a livello internazionale che nazionale, che li proteggano da una "nociva mentalità tecnocratica".

Santa Sede e Chiesa cattolica contro lo sfruttamento minorile

Nel suo messaggio il Papa invita individui e associazioni a lavorare perchè l’obiettivo del profitto, che condanna i bambini e i giovani al giogo brutale dello sfruttamento lavorativo, lasci il posto alla logica della cura. “In questo senso, si richiede un’opera di denuncia, di educazione, di sensibilizzazione, di convinzione - afferma Francesco - affinché quanti non si fanno scrupoli a schiavizzare l'infanzia con oneri insopportabili riescano a vedere più lontano e più a fondo, vincendo l’egoismo e quest'ansia di consumare in modo compulsivo che finiscono col divorare il pianeta, dimenticando che le sue risorse vanno preservate per le generazioni future”. Il Papa avverte che solo un impegno comune potrà debellare lo sfruttamento dei minori e intravede un contributo in tal senso nel Global Solutions Forum e nell’Anno internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile. Infine Francesco rinnova la volontà della Santa Sede e l’impegno della Chiesa cattolica e delle sue istituzioni affinché la comunità internazionale non smetta di combattere in modo fermo, congiunto e deciso la piaga dello sfruttamento lavorativo dei minori.

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02 novembre 2021, 12:15