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Il Cristo Redentore di Rio De Janeiro Il Cristo Redentore di Rio De Janeiro 

Il Papa: il Cristo Redentore a Rio è un appello alla riconciliazione

In occasione del 90.mo anniversario dell’inaugurazione della statua sul monte Corcovado, Francesco ha inviato un messaggio nel quale ricorda che “nessuno deve rimanere a braccia conserte ma piuttosto aprire le braccia a tutti”

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Il Cristo Redentore a Rio De Janeiro con le sue braccia aperte è “un appello alla riconciliazione”, un “invito alla fraternità”. E’ un passaggio del messaggio del Papa, a firma del segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a 90 anni dall’inaugurazione della statua sulla cima del Corcovado.

Una fraternità – aggiunge – che va estesa alla città e al Paese intero, “affinché si formi una comunità dove nessuno si senta solo, indesiderato, rifiutato, ignorato o dimenticato, e dove tutti si impegnino per un mondo più giusto, più solidale e più felice”.

Dialogare sempre

Francesco invita così tutte le persone a costruire la fraternità, “indipendentemente dal loro livello di istruzione o di ricchezza”.

Nessuno deve rimanere "a braccia conserte", ma piuttosto aprire le braccia a tutti, come fa il Redentore. Per ottenere questo, il dialogo costruttivo è fondamentale, perché "tra l'indifferenza egoista e la protesta violenta c'è sempre un'opzione: il dialogo". Dialogo tra le generazioni, dialogo all'interno delle persone, perché siamo tutti persone"

Da qui l’invito ad accogliere tutti, riflesso dell’accoglienza di Cristo, che “abita nella città e vi invita ad avvicinarvi a Lui perché, essendo vicini a Lui, sarete vicini gli uni agli altri”. Infine l’invito a pregare per intercessione della Madre del popolo brasiliano, Nostra Signora di Aparecida.

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13 ottobre 2021, 14:15